Lo ha comunicato il comitato di redazione della testata: Livio Caputo è il nuovo direttore ad interim del Giornale. A 87 anni, la storica firma del quotidiano prende il posto temporaneamente di Alessandro Sallusti, che dopo 12 anni a capo del periodico torna a Libero, una redazione che non solo ha già “abitato”, ma che vent’anni fa ha contribuito ad arredare, al fianco dell’architetto Vittorio Feltri”, una decisione che fa discutere, “che fa un certo effetto, anche se da allora il mondo è cambiato assai più di quanto sia cambiato in questi travagliati anni lo spirito di Libero e del suo fondatore”.
Livio Caputo, nato a Vienna, classe 1933, esperto di politica estera, scrittore, amico stretto di Indro Montanelli, fondatore stesso de Il Giornale. Caputo intraprende la carriera giornalistica ancora studente (laureato in Giurisprudenza a Torno), diventando corrispondente per il Corriere d’Informazione e Gente da Bonn, poi da Londra per Il Resto del Carlino, La Nazione ed Epoca. Nel 1970 rientra in Italia, lavora come inviato per Epoca e arriva al Giornale come editorialista e inviato nel 1976. Si distacca da questo per lavorare come capo degli esteri al Corriere della Sera, ma poi vi ritorna nel 1992 da vicedirettore.
Oltre a essere molto noto nel settore giornalistico, è anche un personaggio di spicco nel panorama politico: si candida al Senato con Forza Italia nel collegio di Bergamo nel 1994. Viene eletto, diventa vicecapogruppo e poi sottosegretario agli Esteri nel governo Berlusconi I. Nel 1996 non viene rieletto e nel 1997 entra nel Consiglio comunale di Milano, per rimanerci fino al 2006. È stato per 40 anni uno degli esponenti più in vista del movimento liberale italiano.