Safilo ha chiuso il primo trimestre dell’anno con vendite nette a 251,4 milioni in crescita del 20% a cambi costanti sullo stesso periodo del 2020, il primo a risentire della pandemia da Covid-19.
“Il miglioramento delle vendite – sottolinea una nota – risulta maggiormente rappresentativo nel confronto con lo stesso periodo 2019, in crescita del 6,0% a cambi costanti, grazie alla forte ripresa registrata dai marchi propri e dalle licenze del gruppo, e al significativo contributo dei nuovi marchi in portafoglio che hanno efficacemente compensato le licenze uscite a fine 2020”. L’Ebitda adjusted dei primi tre mesi dell’anno è salito a 25,8 milioni.
“Il 2021 rappresenta un nuovo inizio per il nostro Gruppo, dopo due anni di cambiamenti importanti che hanno rafforzato il nostro modello di business rendendolo più resiliente, attraverso un portafoglio marchi diversificato e una supply chain in linea con i nostri reali fabbisogni. Siamo soddisfatti di questo inizio d’anno particolarmente positivo, che ci ha visti chiudere il primo trimestre 2021 convendite e risultati economici superiori al primo trimestre 2019″, ha sottolineato l’ad Angelo Trocchia, nella foto. “Risultati che sono per noi ancora più significativi, perché ottenuti in un contesto sanitario e di business che è rimasto nel frattempo complesso in diversi paesi e canali distributivi, e che rappresentano una prima incoraggiante testimonianza della crescita a cui Safilo può aspirare grazie ai suoi nuovi driver di business. Nonostante un quadro generale ancora eterogeneo in Europa e l’incertezza sull’evoluzione della stagione estiva, il secondo trimestre dovrebbe comunque consegnarci risultati solidi, nuovamente supportati dalla forza del mercato statunitense, del business online e dai progressi di alcuni paesi emergenti”.