Riduzione del peso degli imballaggi, utilizzo della plastica riciclabile e di materiali alternativi. Cosi’ Granarolo lavora per far scendere l’impatto dei propri prodotti e migliorare le proprie prestazioni ambientali, riducendo nei prossimi anni le emissioni di CO2 di 2.500 tonnellate, dopo il taglio di 3.787 tonnellate (piu’ o meno quel che serve all’illuminazione annua di una citta’ di 54.726 abitanti) nel periodo 2018-2021. In parallelo, per ridurre gli sprechi, Granarolo (nella foto, l’a. d. Filippo Marchi) sta lavorando sull’aumento della shelf life dei prodotti, sul recupero degli imballaggi del latte reso da mercato, sulla veicolazione dei resi da piattaforma a persone in difficolta’. Sono alcune delle azioni contenute in #bonta’responsabile, il manifesto 2021 per la sostenibilita’ del colosso bolognese del latte, in linea con piano di sostenibilita’ triennale promosso nel 2018 e in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda Onu. Prima tappa per quest’anno il lancio della nuova confezione di latte fresco, che ha consentito una riduzione del -16% di plastica rispetto alla precedente confezione da un litro. Il programma di Granarolo vuole anche valorizzare la filiera degli allevatori e garantire la salute degli animali: tutte le stalle del Gruppo, certificate sul benessere animale tra il 2018 e il 2019, hanno elevato ulteriormente, nel corso del 2020, i punteggi minimi per superare la soglia dei 70/100 richiesti.