
La pandemia Covid ha prodotto nel 2020 un drastico calo del 73,1% dei passeggeri nel sistema aeroportuale di Milano gestito da Sea, scesi a 9,5 milioni. La drastica riduzione del traffico passeggeri, spiega una nota, si è verificata a partire dall’ultima settimana del mese di febbraio. L’aviazione commerciale ha registrato risultati in crescita esclusivamente nel mese di gennaio rispetto al medesimo periodo dell’esercizio 2019 (+7,0%), mentre nel mese di febbraio si è registrata una contrazione del -6,2% dovuta alla fase iniziale della pandemia. Nei successivi quattro mesi, il traffico ha subito una drastica riduzione sino a toccare, a marzo e aprile una riduzione del -99% rispetto agli stessi mesi del 2019.
Una fase di recupero si è avuta nel periodo estivo, con picchi registrati nei mesi di luglio agosto e settembre (nei tre mesi sono stati gestiti 2,9 milioni di passeggeri, in media del 70,9% inferiori rispetto al 2019). L’aviazione generale gestita da Sea Prime ha complessivamente totalizzato 15.655 movimenti, in flessione del -36,1% rispetto al 2019, nonostante l’operatività dei terminal di aviazione generale non sia mai stata interrotta.
Il traffico merci, nel corso del 2020, ha registrato 512 mila tonnellate, in contrazione solo del -7,1% rispetto all’esercizio precedente. A differenza del trasporto passeggeri fortemente penalizzato dalla pandemia, il comparto merci ha contenuto la riduzione, principalmente grazie alla significativa crescita dei vettori all cargo (movimenti in crescita del +55,7% e merce trasportata + 19,8%). Durante la fase di lockdown, la Cargo City di Milano Malpensa è stata l’hub di riferimento per l’importazione via aerea delle attrezzature anti-covid e unico gateway italiano dell’air cargo internazionale di beni non-umanitari (tra cui in particolare quelli e-commerce).