Nasce Azimut Token, la prima società di asset management al mondo

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Azimut lancia la prima società di asset management al mondo, Azimut Token. Il Token è la cartolarizzazione digitale di un asset finanziario disponibile per investire nel credito alternativo. I security token sono strumenti finanziari rappresentati in formato digitale e il token di Azimut, emesso in collaborazione con Sygnum, prima digital asset bank al mondo, autorizzata dagli organi di vigilanza di Svizzera e Singapore, è la rappresentazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane. I Token offering si stanno affermando come uno strumento alternativo nella raccolta di capitali delle aziende. Nel triennio 2017-2019 Il numero di offerte di asset digitali è stato di 2.064 (a fronte di 4.233 operazioni di raccolta di capitale azionario sui mercati quotati attraverso IPO) per un ammontare di oltre 25 miliardi di dollari di raccolta fondi. Alcune stime prevedono che i Security Tokens, cartolarizzazioni digitale di asset reali e finanziari, evolveranno su larga scala e con alti tassi di crescita fino a rappresentare circa 70 miliardi di dollari di raccolta entro il 2026 a partire dall’attuale capitalizzazione di circa 3 miliardi di dollari nel 2020.L’emissione di Azimut Token si inserisce nel più ampio progetto sui digital assets che il gruppo sta portando avanti con il suo Global Team di gestione e che prevede, nei prossimi mesi, il lancio della Digital Asset Opportunity SCSp, un fondo di venture capital riservato alla clientela professionale e focalizzato su investimenti Series A di fintech nel Sud-Est Asiatico e in Europa realizzato in cogestione con SBI, asset manager giapponese con oltre 34,5 miliardi di dollari in gestione complessivamente e 4.7 miliardi di dollari investiti in private equity globali, e Sygnum. Inoltre, Azimut punta al lancio della Digital Asset RAIF, primo fondo italiano e secondo in Europa che investe in cryptocurrencies, digital assets ed equity di società fintech o blockchain-driven, già annunciato a gennaio scorso, e riservato alla clientela professionale. La portata di Azimut Token consentirà, inoltre, di rafforzare lo sviluppo del progetto di Banca Sintetica con cui Azimut intende erogare finanziamenti alle Pmi italiane per 1,2 miliardi di euro nel periodo 2021-2025. “Riteniamo che la portata dell’innovazione presentata oggi sia assimilabile a quella introdotta con i primi fondi comuni di investimento negli anni Ottanta. Stiamo esplorando nuovi territori che in un futuro non molto lontano rivoluzioneranno l’industria dell’asset management dove gli asset illiquidi, ricercati per le loro performance positive, possono essere resi liquidi e trasferibili consentendo di raggiungere una diversificazione di portafoglio reale e democratica accessibile a tutti gli investitori”, ha commentato Giorgio Medda, Co-Ceo di Azimut. “L’annuncio di oggi conferma la nostra volontà di crescere nell’economia reale, usando il dinamismo e l’innovazione che da sempre contraddistingue il Gruppo in Italia e nel mondo. I risultati record del 2020, con un utile netto di 382 milioni di euro e una performance media ponderata netta al cliente di +14% in circa 2 anni, ci permettono di continuare ad investire nell’evoluzione di prodotti e servizi per i nostri clienti che confermano come Azimut sia all’avanguardia anche sul segmento Fintech, che avrà sempre più un ruolo centrale per la nostra Società”, ha detto Gabriele Blei, nella foto, Ceo di Azimut.