
Si estende il progetto di Fs Italiane (nella foto, l’a. d. Gianfranco Battisti) di espandere l’alta velocità all’estero. Lubiana, ridente capitale della Slovenia, sarà la prossima fermata europea. Dopo Grecia, Gran Bretagna, Francia e Spagna, adesso ad un’altra capitale cardine dell’Europa. Una città nota per i suoi edifici in Art Nouveau e per essere stata capitale mondiale del libro nel 2010 e per aver ricevuto il premio Capitale verde europea per il 2016. Il gruppo pensa ad un collegamento Venezia-Lubiana. Il collegamento sarà, probabilmente, operativo tra fine anno e inizio 2022. Nei giorni scorsi Il Consiglio di Amministrazione di FS Italiane ha deliberato l’emissione di nuovi bond e il ricorso ad altri strumenti di provvista a medio/lungo termine per un importo complessivo massimo di 2 miliardi e 900 milioni di euro. È stato inoltre approvato l’ampliamento in corso d’anno del plafond del Programma EMTN fino a 9 miliardi di euro, dagli attuali 7 miliardi di euro. Le emissioni, a valere sul Programma EMTN quotato presso la Borsa valori di Dublino, saranno riservate agli investitori istituzionali. I proventi raccolti sul mercato dei capitali di debito nel 2021 finanzieranno i fabbisogni per investimenti del Gruppo FS Italiane. In particolare saranno destinati all’acquisto di nuovi convogli per il trasporto passeggeri regionale e per quello a media e lunga percorrenza, anche in ambito internazionale, nonché all’infrastruttura ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità. Nell’ambito delle nuove emissioni obbligazionarie EMTN, FS Italiane prospetta anche nuovi green bond, che finanzieranno prevalentemente l’acquisto di nuovi treni regionali Pop & Rock.