Nascerà al largo delle coste di Ravenna un nuovo hub energetico innovativo che si candida già a diventare un esempio e un modello nell’era della transizione energetica. Vedrà la luce nell’off-shore dell’Alto Adriatico, storicamente un’area utilizzata per lo sfruttamento del gas naturale. Proprio in quelle acque si punta a ricavare energia da fonti sostenibili e da gas non inquinanti come l’idrogeno. Il progetto si chiama Agnes, dal nome della società costituita nel 2019 da Quint’x (attiva nel settore delle rinnovabili) che a sua volta si è rivolta a Saipem (nella foto, l’a. d. Stefano Cao) quale partner tecnologico per lo sviluppo e la realizzazione del progetto stesso. Agnes si concretizzerà in un distretto marino integrato nell’ambito delle energie rinnovabili con l’obiettivo di riconvertire il settore Oil&Gas e creare sinergie vantaggiose tra diverse fonti di energia naturali come sole, vento e idrogeno. A regime Agnes avrà una capacità installata di 620 MW tra eolico e fotovoltaico galleggiante, grazie all’installazione di 65 turbine da 8 MW e 1 parco solare flottante da 100 MW. Saranno invece 4 mila le tonnellate di idrogeno prodotto ogni anno da elettrolizzatori off-shore e on-shore, sufficiente – traddotto nella pratica – ad alimentare oltre 2.000 autobus a idrogeno. Altri numeri chiave del progetto sono i 100 MWH di capacità installata di batterie agli ioni di litio, in modo da accumulare energia in grado di contrastare l’intermittenza delle rinnovabili. Sarà pari a 1,5 TWH l’eletrricità prodotta annualmente da eolico e solare, sufficiente per il fabbisogno di più di mezzo milione di famiglie. Diversi i fiori all’occhiello di Agnes, a partire dall’alto livello di innovazione tecnologica che ha portato a ideare l’integrazione unica di impianti energetici all’avanguardia, primo caso del genere in Italia e tra i primi in Europa. Altro aspetto fondamentale è la mitigazione dell’impatto ambientale, imprescindibile in una realtà con una grande vocazione turistica come Ravenna. Il distretto, che si articola su due distinti parchi, sorgerà infatti a una notevole distanza della costa (10 miglia marine). I promotori garantiscono inoltre che non ci saranno ripercussioni neppure sul settore della pesca, altro elemento di forza dell’economia ravennate. Agnes rappresenterà ovviemente un’occasione per il mercato del lavoro (si prevedono 10 mila occupati in più) e una possibilità concreta di rilancio del distretto portuale della città, andando a costituire una vera e propria filiera produttiva locale. Nel prossimo anno è atteso l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale, mentre il 2023 dovrebbe vedere l’inizio del progetto esecutivo. “Il progetto nell’offshore di Ravenna è il primo hub energetico al mondo in cui idrogeno e fotovoltaico sono realizzati su scala commerciale, oltre ad essere uno dei progetti di eolico offshore più grandi nel Mediterraneo. Attraverso la nostra divisione XSIGHT, stiamo studiando analoghi progetti anche in Sicilia e in Sardegna che prevedono l’utilizzo della nostra tecnologia basata su fondazioni galleggianti per le turbine eoliche, oggetto anche di un recente accordo di collaborazione tra Saipem e il CNR”, hanno commentato Francesco Balestrino, Renewable and Green Technologies Product Manager, e Matteo Anzalone, Renewable Engineer, entrambi della Divisione XSIGHT di Saipem. “Da tempo – hanno aggiunto i due manager – Saipem avviato un percorso per consolidare il proprio ruolo sempre più protagonista nel settore delle energie rinnovabili, attraverso un modello di business orientato al processo di evoluzione energetica globale. La partnership con Qint’x per la realizzazione del progetto AGNES costituisce un ulteriore importante passo in questa direzione, con cui l’azienda vuole offrire il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei, mettendo a sistema anche le valide competenze della filiera italiana”. “Come amministrazione comunale di Ravenna – ha detto il sindaco Michele de Pascale – ci siamo immediatamente schierati a favore del progetto Agnes. Mi verrebbe da dire, senza se e senza ma. Ravenna è un punto di riferimento internazionale nell’ambito delle energie sostenibili, per tecnologie e know-how. Siamo “la città dell’energia”, grazie agli oltre 60 anni d’esperienza abbiamo saputo far convivere cultura, ambiente, industria e turismo. È evidente come la green economy passi attraverso le aziende strutturate che con competenze, risorse ed eccellenze tecnologiche e ingegneristiche intervengono fattivamente nel processo di decarbonizzazione. Qui – ha sottolineato – trovano concretezza progetti di innovazione come quelli presentati oggi, frutto delle esperienze e delle eccellenze di Qint’x e Saipem interlocutori affidabili. Naturalmente i progetti definitivi dovranno essere sottoposti a valutazione di impatto ambientale e andranno ovviamente valutati e rispettati al massimo tutti gli aspetti inerenti alla tutela del paesaggio o all’interferenza con turismo, pesca e traffici marittimi. Nel contempo però l’obiettivo delle istituzioni deve anche essere anche quello di concretizzare questi investimenti, senza demotivare gli investitori con iter burocratici eccessivamente severi”, ha concluso de Pascale.