Covid, nei guai anche Swatch: conti in rosso per la prima volta

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L’azienda svizzera, leader nel mondo degli orologi, chiude in rosso per la prima volta nella sua storia a causa del coronavirus: quanto ha perso in un anno.

Anche le aziende più grandi, quelle di respiro internazionale e addirittura leader in un determinato settore, sono state messe in ginocchio dal coronavirus. L’ultima, in ordine di tempo, è la svizzera Swatch, fondata nel 1983 da Nicolas Hayek e per la prima volta con un bilancio in rosso in poco meno di 40 anni di storia. Il 2020 ha registrato un saldo negativo, e che la causa sia il Covid è palesato dalla differenza con il bilancio del 2019: un utile di 748 milioni di franchi svizzeri (circa 694 milioni di euro).

Swatch, conti in rosso per la prima volta a causa del Covid: quanto ha perso nel 2020
Il 2020 è stato un anno di profondo rosso per Swatch, che per la prima volta in quasi 40 anni di vita ha chiuso con un bilancio in negativo a causa del coronavirus. La perdita ammonta a 53 milioni di franchi (circa 49 milioni di euro). E pensare che nel 2019 l’azienda aveva chiuso con un utile di ben 748 milioni di franchi (circa 694 milioni di euro). In sostanza, per trovare un disavanzo simile nella storia della compagnia si deve risalire al 1983, anno della fondazione dell’impresa nella sua forma attuale e del lancio dell’orologio di plastica Swatch.

Il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, dalle chiusure di negozi e al dover fare i conti con le restrizioni di viaggio (e quindi degli acquisti dei turisti), ha inciso sul bilancio in maniera imponente: l’azienda ha diffuso i dati del 2020, evidenziando una flessione dei ricavi del 32% a 5,6 miliardi di franchi (circa 5,1 miliardi di euro).

Swatch, conti in rosso per la prima volta a causa del Covid: la previsione per il 2021
Nell’esercizio in corso, Swatch prevede che ci sarà un forte recupero della domanda: in sostanza, i dirigenti pensano di poter tornare a vendere prodotti ai livelli pre-pandemici del 2019. Ottimismo che investe anche i margini di profitto, che secondo le previsioni aziendali dovrebbero nettamente migliorare.

Ma il 2020 ha lasciato strascichi e conseguenze: il titolo ha perso quasi il 4% in Borsa e il cda di Swatch ha proposto nel frattempo di abbassare il dividendo, da 5,50 a 3,50 franchi (da 5,1 euro a 3,2 euro). Una mossa che è stata mal digerita dagli investitori.

Quindi, non solo il settore della ristorazione o quello legato agli spettacoli dal vivo: anche aziende leader come Swatch hanno accusato il colpo. La compagnia elvetica è la più importante al mondo relativamente alla produzione di orologi, visto che gestisce 18 marchi (tra cui Tissot) e dà lavoro a oltre 36 mila persone in tutto il mondo.

Fondata da Nicolas Hayek, scomparso nel 2010, oggi Swatch è guidata dai figli: Nick è il Ceo del gruppo, mentre Nayla è presidente del consiglio di amministrazione. L’operato degli Hayek, secondo gli storici economici, ha contribuito in maniera determinante a salvare il settore elvetico degli orologi, che alla fine degli anni ’70 era stato messo in crisi dai prodotti asiatici a basso costo.




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