Bello pensare all’estate e ai viaggi per un ritorno alla normalità. Un esercizio obbligato per le compagnie aeree che proprio in questi giorni pianificano la stagione estiva e fanno i conti di quanti posti e quindi quanti aerei e poltrone offrire ai passeggeri. Visti i tempi ci si aspetterebbe un calo sensibile della domanda, a maggior ragione se si guarda alla Brexit e al taglio del cordone ombelicale tra Uk e Europa continentale. Ma non tutto sarà come previsto.
Secondo un nuovo report di Oag (società specializzata in trasporto aereo) in Europa si volerà a due velocità: da una parte il nostro Paese subirà un calo dei posti disponibili rispetto a quanto offerto nel 2019, ovvero pre-crisi, così come in Germania, altro Paese che subirà un forte ridimensionamento. Al contrario la Gran Bretagna (grazie anche al massiccio avvio della vaccinazione della popolazione) potrà contare su una sostanziale tenuta dei posti offerti dalle tre compagnie low cost più attive nel vecchio Continente, ovvero Ryanair, easyJet e Wizzair. Complessivamente le tre linee aeree offriranno 138 milioni di posti invece dei 189 milioni in Europa del 2019.
La Gran Bretagna terrà alta – quasi a livelli pre-pandemici – l’offerta grazie alla Brexit con una tenuta del 91% dei posti offerti nel 2019 (quindi un quasi pareggio) mentre Italia (poco) e Germania (molto di più) perderanno parte della capacità vista due anni fa. In Uk la disponibilità di posti nel 2019 toccò quota 40,2 milioni e per i prossimi mesi Oag ne prevede 36,5. In pratica un volo ogni quattro avrà origine o destinazione la Gran Bretagna. In Spagna ci sarà una diminuzione di circa 4,5 milioni di posti ma un aereo su sei toccherà il suolo iberico mentre l’Italia, subirà un pesante calo: da 27,8 milioni i posti offerti dalle tre low cost scenderanno di 12,5 milioni a 15,3. Altri Paesi, come Germania, Portogallo, Svizzera, Irlanda Grecia e Olanda subiranno un impatto minore con perdite di posti e di offerta limitati.
Ryanair, in particolare, sembra non essere più “innamorata” dell’Italia proprio nell’anno della crisi – forse definitiva – di Alitalia, entrata con la newco Ita nel mirino di Bruxelles: il taglio dei posti sarà nettissimo e scenderà dai 17,4 milioni proposti nel 2019 a un misero 4 milioni nella prossima stagione estiva, con un calo di circa 13 milioni. Quindi è forte il rischio di cedere lo scettro di prima compagnia in Italia al rivale easyJet che, al contrario, alzerà l’asticella nel nostro Paese portando i posti dagli 8,5 milioni del 2019 a 9,6. La stessa compagnia punta ad un incremento di quasi 3 milioni di posti in Uk e di 800 mila in Francia. Wizzair, infine, crede molto nell’Italia visto che i posti offerti scenderanno solo di 250 mila unità mentre, ad esempio, il taglio imposto ai voli da e per il Regno Unito sarà vicino ai 2 milioni.
Lucio Cillis, Repubblica.it