Come ha scritto recentemente Mario Draghi sul Financial Times, è necessario che il governo e le banche si impegnino a prestare a costo zero soldi alle imprese per salvaguardare l’occupazione e i posti di lavoro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Stasera Italia su Rete 4. “Bene, comunque, hanno fatto i sindacati a ottenere il blocco dei licenziamenti fino alla conclusione dell’emergenza Covid: vorrei ricordare che ci sono oltre 10 milioni di lavoratori in attesa di rinnovo dei contratti collettivi, 15 milioni di famiglie e imprese colpite dal recente provvedimento europeo dell’Eba sui conti correnti, 1,2 milioni di soggetti pressati da società di recupero crediti acquistati dalle banche e anche questo rappresenta un pericoloso problema sociale: purtroppo qualcuno già si è tolto la vita o si è dovuto rivolgere agli usurai”, ha aggiunto Sileoni. “Lavorando all’interno delle banche – ha spiegato il segretario generale della Fabi – abbiamo un osservatorio privilegiato dell’economia del Paese: i commercianti stanno soffrendo l’assenza di finanziamenti a fondo perduto, come invece è avvenuto nel Nord Europa. Le piccole e medie imprese navigano a vista e ho l’impressione che non vedano prospettive di stabilità e di crescita. Tuttavia, non è solo una questione di assenza di finanziamenti a fondo perduto, ma, soprattutto, sono in molti a non credere più in un modello sociale di Paese. Tanti si sentono ai margini e sarebbe invece indispensabile, dal mio punto di vista, ricostruire un rapporto con queste categorie che, va comunque ricordato, rappresentano la vera spina dorsale del Paese”, ha concluso Sileoni.