Seul potrebbe produrre l’auto di Cook. La risposta cinese con Geely e il big del Web
Matrimoni (Fca con Psa, mentre S&P fa sapere di aver appena alzato il giudizio del Lingotto a «BBB-»), cessioni (Iveco ai cinesi di Faw Jiefang), accordi tra costruttori e realtà extra settore: per l’automotive sarà un 2021 di novità e nuovi scenari. Elettrico e guida autonoma tengono banco e a dimostrare sempre più interesse verso la «nuova» mobilità sono
I colossi della telefonia e dl web. Ecco allora profilarsi l’asse tra l’americana Apple, che ha da poco rispolverato la volontà di realizzare un veicolo rivoluzionario (Project Titan) e la coreana Hyundai.
La Cina, però, non può stare a guardare. E così due colossi locali – Baidu, motore di ricerca leader, e Geely, che controlla Volvo ed è il maggior azionista di Daimler – produrranno insieme una vettura a batteria per lo sconfinato mercato cinese. Particolari potrebbero arrivare già nei prossimi giorni. Baidu ha preferito accordarsi con Geely dopo aver sondato anche Faw (che sta trattando Iveco) e Gac (già partner, tra l’altro, di Fca).
Ma è sull’asse Apple-Hyundai che il settore guarda con attenzione, soprattutto la Tesla di Elon Musk, appena diventato l’uomo più ricco del mondo. All’orizzonte si delinea un’appassionante sfida tra giganti californiani (Cupertino con la sua Apple Car in salsa coreana e Palo Alto con le future e sempre più avveniristiche Tesla) che avrà ripercussioni sui nuovi scenari relativi alla mobilità. Proprio Tesla, tra l’altro, ha appena portato la sua capitalizzazione oltre quota 800 miliardi di dollari.
In casa Hyundai, intanto, si sta valutando la proposta arrivata da Palo Alto: produrre un veicolo elettrico e sviluppare una batteria avanzata. Il mercato sembra non aspettasse altro, visto che le azioni del gruppo coreano, nonostante la riservatezza dei vertici, sono schizzate di oltre il 20 per cento. Tim Cook, numero uno di Apple, ha passato in rassegna molte aziende automobilistiche alla ricerca di quella su misura per il suo Project Titan. Tra l’altro, il tycoon di Cupertino continua a potenziare la divisione del gruppo che si occupa di automotive, pescando – guarda caso – fior di ingegneri e manager proprio in casa di Musk.
Il Project Titan di Apple avrebbe come obiettivo l’inizio della produzione per il 2024, anche se i ritardi legati alla pandemia potrebbero spingere i tempi nel 2025 e oltre. Hyundai e Apple, inoltre, lavorano già insieme su CarPlay, il software californiano per collegare gli iPhone ai veicoli di una varietà di Case automobilistiche.
Il presidente di Hyundai, Euisun Chung, in un recente messaggio ai dipendenti, ha descritto il 2021 «come un punto di svolta per dare forma alla nostra crescita futura e prepararci a diventare il first mover di una nuova era». Il top manager coreano ha parlato, quindi, di tecnologie per «portare l’autonomia di guida di un’auto elettrica a oltre 500 km, di una ricarica rapida della batteria all’80% in soli 18 minuti e di 100 chilometri di autonomia in appena 5 minuti». Insomma, ci si avvia verso una mobilità post pandemia tutta da scoprire.
Ma mobilità in evoluzione vuol dire anche aggiornare i loghi. Di General Motors, a esempio, è la nuova campagna di marketing sui veicoli elettrici per rimodellare la propria immagine: 30 novità a batteria a livello globale entro la fine del 2025. La campagna messa a punto porrà in risalto la sua visione progressista (e coraggiosamente ottimistica) per il futuro: quel punto di svolta dell’industria che, secondo General Motors, condurrà all’adozione di massa di autoveicoli elettrici.
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