Cerved ha chiuso il 2019 con risultati ‘adjusted’, in crescita: i ricavi sono saliti del 13,7% a 520,6 milioni, l’Ebitda dell’11,3% a 236,6 milioni e l’utile del 4,4& a 121,9 milioni. Al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza legata alla diffusione del Coronavirus, il cda del gruppo ha scelto di “non proporre una distribuzione di dividendi, anche se in presenza di un risultato netto positivo e di consistenti riserve”.
“Riteniamo infatti strategico mantenere la liquidità all’interno del Gruppo per affrontare eventuali rischi e privilegiare il rafforzamento della struttura patrimoniale. Siamo prudenti, ma fiduciosi: già in passato il nostro business ha dimostrato di essere resiliente e, grazie alle pratiche di business continuity e ai progetti di smartworking, l’organizzazione sta reagendo bene all’emergenza”, spiega l’ad Andrea Mignanelli, nella foto. Il gruppo ha anche sospeso il Financial Outlook 2018-2020 dando appuntamento alla comunità finanziaria nella seconda metà dell’anno per un aggiornamento sulla strategia ed i target finanziari. Per quanto riguarda il 2019, ha spiegato il manager, si è trattato di “un anno molto soddisfacente” con risultati “particolarmente positivi” soprattutto nella seconda metà. Questo segnale è ritenuto da Mignanelli “incoraggiante perché è coinciso con la prima fase di riassetto organizzativo del gruppo. I risultati sono stati positivi in tutte le divisioni in cui operiamo e premiano le innovazioni che abbiamo lanciato sul mercato”, conclude l’ad di Cerved.