“Sconcerta la proposta sulla distribuzione di un dividendo in aumento di quasi il 5%”. Ad affermarlo il segretario nazionale Filt Cgil Fabrizio Cuscito sulla proposta del cda di Enav (Società nazionale assistenza al volo), in occasione dell’approvazione del progetto di bilancio 2019, aggiungendo che “gli innegabili risultati positivi, registrati dalla società lo scorso anno, non giustificano una mancanza di considerazione dell’emergenza che il Paese e l’intero settore dei trasporti stanno attraversando”.
“La crisi profondissima -spiega il segretario nazionale Filt Cgil– che, ormai da anni, ha di fatto cancellato tutti i vettori aerei italiani, è stata ulteriormente aggravata dall’emergenza coronavirus. La situazione attuale vede un enorme calo del traffico aereo, non solo nazionale, destinato probabilmente a peggiorare dal momento che anche il resto dell’Europa si avvia a percorrere la strada del nostro paese nella lotta al virus. Di fronte a questo scenario il buon senso avrebbe richiesto un atteggiamento ben diverso, come dimostra il caso di Lufthansa che ha scelto prudentemente di non procedere alla distribuzione del dividendo. Sarebbe quantomai opportuno -chiede Cuscito– che il ministero dei Trasporti chiedesse al ministero dell’Economia, azionista di maggioranza di Enav, di approfondire la proposta sui dividendi e che si avviasse all’interno del Governo una riflessione sull’assetto deciso con la quotazione in borsa. Da un lato infatti si negano interventi strutturali per il settore come il rifinanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo, dall’altro si distribuiscono cedole senza considerare l’emergenza complessiva del Paese”.
“A valle dell’emergenza coronavirus -sostiene infine il segretario nazionale Filt Cgil- sarà necessario aprire un confronto complessivo sull’organizzazione e la regolamentazione del settore dove, oltre a definire le modalità che portino a superare la competizione selvaggia ed il dumping contrattuale, si definisca anche il ruolo di Enav, un’azienda che ha le potenzialità per caratterizzarsi come risorsa gestionale ed economicamente propulsiva per il comparto invece piuttosto che come strumento di speculazione finanziaria”.