Il 2021 parte male: aumentano luce e gas

Share

A comunicare il rialzo dei prezzi è Arera: gli incrementi saranno pari a 4,5% per l’elettricità e al +5,3% per il gas. Protestano le associazioni dei consumatori

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Soldi.jpg

Aumenta il costo di luce e gas. Le alte quotazioni delle materie prime all’ingrosso, tornate sui livelli di un anno fa, nel primo trimestre del 2021 portano a un incremento delle bollette dell’energia per la famiglia tipo in tutela del +4,5% per l’elettricità e del +5,3% per il gas. Dato, quest’ultimo, legato anche alla consueta stagionalità con la

relativa crescita invernale della domanda. Lo comunica Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. 

Bollette: aumentano gas ed elettricità
Gli aumenti dovrebbero dunque scattare dal 1° gennaio. Per il gas naturale, Arera spiega che “l’andamento è determinato da un aumento della componente materia prima, con un impatto del +4,9% sul prezzo finale della famiglia tipo, legata alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, da una leggera crescita delle tariffe regolate di trasporto e gestione del contatore +0,3% sul prezzo finale e da un lieve aggiustamento, +0,1%, per gli oneri generali di sistema. Si arriva così al +5,3% per l’utente tipo in tutela”. 

Anche l’aumento dell’energia elettrica secondo l’Autorità di regolazione “è legato principalmente al rialzo della componente materia energia, con un impatto del +4% sul prezzo finale della famiglia tipo (scomponibile in +3,5% per effetto della voce energia PE, -1,5% legato alla voce di dispacciamento PD, +1,8% per la voce di perequazione PPE e +0,2% per le componenti di commercializzazione). Leggero incremento per le tariffe regolate di rete +0,57%, (trasmissione, distribuzione e misura e componente di perequazione), mentre nel loro complesso rimangono sostanzialmente invariati gli oneri generali di sistema (-0,03%)”.

Aumentano le bollette: “La stangata manda in tilt i bilanci delle famiglie”
Ma le associazioni dei consumatori non ci stanno e fanno notare che il nuovo anno si apre con nuovi aumenti. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori parla di una “doccia gelida per i consumatori” con “un rialzo tra i più elevati di sempre: il nono più alto per la luce ed il settimo per il gas”. “Se poi si considera che si aggiunge al rincaro record del trimestre precedente, quando con il +15,6% della luce ed il +11,4% del gas si era raggiunto il primato storico, ecco che la stangata non può che mandare in tilt i bilanci delle famiglie, già in difficoltà per via dell’emergenza Covid“.

Secondo uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, una famiglia tipo spenderà nel 2021 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, nell’ipotesi di prezzi costanti), 23 euro in più per la luce e 50 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 73 euro.

Per Federconsumatori gli aumenti “rischiano di aumentare le disparità esistenti anche in tale settore, accrescendo il fenomeno della povertà e della discriminazione energetica. In quest’ottica, come rivendichiamo da tempo, è giunto il momento di agire concretamente sul versante della tassazione mettendo in atto una riforma complessiva di oneri accise e balzelli. Particolarmente onerosi gli oneri di sistema in bolletta per una riforma dei quali abbiamo sostenuto una petizione”. Questi oneri, lamenta Federconsumatori “servono a finanziare tra le altre cose gli sgravi alle imprese energivore (ovvero quelle aziende che consumano enormi e smisurate fronti di energia), la cui applicazione continua a perpetrare una politica in totale contraddizione rispetto gli annunci del Governo all’insegna di una svolta green”. L’associazione conclude ricordando come dal 1 gennaio l’opzione del mercato tutelato “non sarà più possibile per le pmi, ma non per le famiglie, il cui obbligo di passaggio al mercato libero è slittato al 1 gennaio 2022”. 

Proteste arrivano anche da Consumerismo. “Sull’aumento delle tariffe luce e gas – si legge in una nota – pesa il mancato adeguamento delle modalità di determinazione del prezzo, ancora eccessivamente legate ai mercati energetici e alle loro fluttuazioni e speculazioni. Abnorme poi la tassazione che vige sulle bollette: a partire dall’1 gennaio i consumatori pagheranno il 34% di oneri e imposte sulle bollette della luce e addirittura il 44,2% su quelle del gas”.

“Invitiamo Arera – spiegano – ad individuare ogni possibile forma di calmierazione dei prezzi onde evitare un ulteriore peggioramento della già grave situazione di famiglie e imprese italiane impoverite dall’emergenza sanitaria – afferma il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – Occorre inoltre intervenire sul fronte della pressione fiscale, perché il livello di tassazione vigente sulle bollette italiane pone il nostro paese ai vertici in Europa per il caro-tasse sull’energia”.  


Today.it