“Nelle preparazioni del primo vaccino disponibile sono inclusi eccipienti già utilizzati per molti altri vaccini. Non è presente Alluminio. Possono esserci naturalmente degli effetti indesiderati, locali nel sito di iniezione o generali”. È quanto scrive la società italiana di medicina Generale, la Simg, che ha preparato sul proprio sito istituzionale due documenti sul vaccino anti Covid con 16 domande frequenti e le risposte sintetiche e corrette da dare ai pazienti e 15 items di interesse per il medico di famiglia.
“Effetti generalizzati non sono frequenti e sono di breve durata; consistono perlopiù in stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e febbre – si legge – nel punto dell’iniezione possono comparire dolore ed indurimento. Gli effetti collaterali non sono comunque superiori a quelli di altri vaccini già da tempo utilizzati su larga scala. Non si temono effetti collaterali a distanza di tempo”.
“In termini di sicurezza, il vaccino Pfizer, nei due mesi di osservazione della sperimentazione di fase 3, ha mostrato dati sovrapponibili a quelli di altri vaccini antivirali – ribadisce la Simg – l’endpoint primario era il rilievo di eventi avversi locali o sistemici. In particolare, gli eventi avversi sistemici più frequenti sono stati, nell’ordine, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e febbre. Si sono registrati 4 eventi gravi (paresi della spalla, aritmia parossistica e linfoadenopatia). Nessuna morte è stata attribuita al vaccino. Il profilo complessivo di sicurezza, nei limiti dei due mesi di osservazione, si è dimostrato molto buono”.