È nata SIpEIA, la Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale

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Nasce SIpEIA, Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale, la nuova associazione accademica che riunisce docenti, studiosi, operatori, aziende e cittadini interessati ai problemi etici.
 “Cosa capiterà quando biomedicina, nanotecnologie e I’Intelligenza Artificiale”, spiega Maurizio Mori, docente di Bioetica e Filosofia morale al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, “interagiranno tra loro in un mix inestricabile in cui le nuove capacità di calcolo programmeranno il vivente condizionandolo con nanotecnologie? Non è facile dare risposte precise a interrogativi di questo tipo, ma è certo che essi vanno posti e affrontati. In particolare, forte è oggi l’esigenza di riflettere con grande attenzione sull’etica dell’Intelligenza Artificiale”. “Di fatto, sulle tematiche dell’IA si sta sviluppando un vivacissimo dibattito culturale, con innumerevoli iniziative che si dipanano nelle più diverse direzioni”, aggiunge Mori. “Manca un coordinamento che imprima un indirizzo di massima alla riflessione sull’etica dell’Intelligenza Artificiale. La libertà di ricerca è sovrana, ma opportuni sono anche suggerimenti e indirizzi tesi a orientare il dibattito”.
  “Gli approcci attuali all’etica dell’Intelligenza Artificiale”, dice Guido Boella, direttore del dipartimento di Informatica dell’università di Torino, “non tengono conto del fatto che l’Intelligenza Artificiale ha il potenziale non solo di introdurre nuovi strumenti, ma di trasformare profondamente la società attuale. Per questo motivo, non diamo per scontato che basti rifarsi ad approcci come quelli utilizzati nella Bioetica. SIpEIA vuole avere un approccio interdisciplinare, che mette assieme prima di tutto informatica, filosofia e diritto, come dimostrano le competenze dei fondatori. È significativo che l’iniziativa parta anche da Torino, che sarà la sede principale dell’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale”.