Inwit (nella foto, l’a. d. Giovanni Ferigo) ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con 473,5 milioni di euro in crescita del 62,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno, una variazione che riflette il cambiamento del perimetro aziendale dopo la fusione con Vodafone Towers. L’utile si è attestato a 111,9 milioni (+13,2%), l’ebitda è stato di 432,4 milioni (+69,1%); l’ebit è stato di 206,8 milioni. Gli investimenti del periodo sono ammontati a 77,6 milioni, in aumento di 42,5 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2019 (+121,3%). L’aggiornamento del piano industriale di Inwit per il 2021-2023 prevede investimenti cumulati nel triennio pari a circa 600 milioni di euro. I ricavi sono invece attesi in crescita con una media annua dell’8%. L’Ebitda è previsto in incremento dell’8% medio annuo e il recurring free cash flow è previsto in crescita del 23% medio per anno. Il debito nell’arco del piano è atteso stabile con la riduzione della leva finanziaria a un rapporto di 4,6x al 2023. Il piano di Inwit, dal punto di vista industriale, prevede la forte crescita di ospitalità per Tim e Vodafone con oltre 10 mila nuovi siti a sostegno dello sviluppo efficiente e veloce del 5G. Inoltre, il piano include un incremento significativo delle ospitalità per tutti i principali operatori del mercato, sia mobile che FWA, tecnologia che in particolare evidenzia forti dinamiche di crescita. Tornando ai parametri finanziari, infine, è stata approvata una politica di remunerazione degli azionisti che prevede un dividendo per azione di 0,30 euro da riconoscere nel 2021 a seguito dell’approvazione del bilancio 2020 – ed un incremento negli anni successivi del piano triennale del 7,5% annuo – sostanzialmente in linea con la crescita del business.