Le misure del Family Act, i requisiti di accesso e le modalità di richiesta, a partire dall’assegno unico universale: verso la Legge di Bilancio 2021.
La legge delega detta Family Act prevede una riforma degli strumenti a sostegno delle famiglie, mettendo ordine fra i sussidi attuali che confluiranno tutti nell’Assegno universale. Un punto fermo è garantire a tutte le famiglie la possibilità di mantenere i benefici attuali, se più consistenti: evitare insomma che qualcuno possa perderci. Anche per questo l’applicazione della riforma (già delineata nella legge delega approvata alla Camera)
Richiede svariati miliardi aggiuntivi, che dovranno essere individuati con la Manovra: l’ipotesi di attingere in via indiretta e provvisoria alle risorse europee non è esclusa.
Verso l’assegno unico universale
L’idea del governo quindi è quella di semplificare la gestione dell’erogazione dei contributi familiari per chi ha figli a carico. Sarà il ministero del Lavoro ad elaborare un piano di riforma del welfare con l’assorbimento di tutti bonus dedicati alla famiglia attualmente in circolazione, compreso l’assegno per il nucleo familiare (quindi, i vari bonus bebé, l’assegno di natalità, il bonus asilo nido, ecc.)- Tutto sarà gestito unicamente dall’Inps che dispone di una ricca banca dati dei soggetti beneficiari.
Assegno unico universale, a chi spetta
Il progetto prevede che l’assegno unico universale sia erogato a famiglie con uno o più figli fino al compimento del 21esimo anno di età. L’importo mensile sarà determinato, oltre che dal coefficiente Isee, anche da altre importanti variabili e sarà composto da una quota fissa e una variabile. La parte variabile sarà determinata, oltre che dal coefficiente Isee, anche dal numero dei figli e dalla loro età.
A differenza dell’assegno al nucleo familiare, l’assegno unico universale sarà erogato fino al compimento del 21 esimo anno di età. Ma non è escluso che possa arrivare anche a 25 per famiglie con redditi bassi e con figli che frequentano l’università.
L’assegno universale sarà poi maggiorato se in famiglia vi è più di un figlio o se ci sono figli disabili. Anche quest’ultimo aspetto sarà preso in debita considerazione dal governo e assorbirà i sussidi attualmente spettanti per i portatori di handicap.
l’approvazione del decreto attuativo è auspicata a partire da gennaio 2021; per ora non si conoscono le modalità di richiesta dell’assegno universale.
Congedo di paternità
- Il congedo per i papà diventerà strutturale a dieci giorni, in adeguamento alle normative europee;
- le modalità di richiesta del congedo di paternità dovrebbero rimanere quelle attuali: per poter usufruire dei giorni di congedo il padre lavoratore dipendente deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro le date di fruizione. Nei casi di pagamento diretto da parte di INPS, la domanda si presenta online all’Ente attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare la domanda tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, o enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Congedi parentali
- La novità del Family Act è che il congedo parentale di due mesi diventa non cedibile all’altro genitore, ovvero non si avrà più la possibilità di scegliere di far utilizzare l’intero congedo a uno solo dei due genitori;
- le modalità dovrebbero rimanere quelle consuete: la domanda di congedo parentale deve essere presentata all’INPS telematicamente, eventualmente con il supporto dei Contact Center o dei patronati.
Permessi retribuiti
- Vengono introdotte cinque ore di permesso retribuito in più per recarsi al colloquio con i professori e partecipare in maniera attiva al percorso di crescita delle proprie figlie e figli;
- il permesso va comunicato, con preavviso, al datore di lavoro.
Incentivi al lavoro femminile
- Si prevedono agevolazioni fiscali per servizi domestici di ausilio ai figli o a familiari non autonomi, astensione retribuita per la malattia dei figli, meccanismi premianti per i datori di lavoro che attuano modalità di lavoro flessibile sul fronte della conciliazione con la vita privata e nuove risorse al Fondo PMI per le startup femminili;
- per conoscere nel dettaglio gli incentivi al lavoro femminile, i requisiti di accesso e le modalità di richiesta bisognerà attendere i decreti attuativi.
Smart working
- viene incentivato il ricorso allo smart working, concesso in modo prioritario alle lavoratrici madri fino alla maggiore età del figlio e ai genitori con figli fino a 14 anni;
- per conoscere nel dettaglio quali saranno gli incentivi concessi ai datori di lavoro che favoriranno il lavoro agile e le modalità di richiesta è necessario attendere il decreto attuativo.
Istruzione e autonomia dei figli
- Sono previste agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni d’imposta sul reddito delle spese sostenute o istituzione di un credito vincolato a tale scopo, agevolazioni fiscali per l’acquisto di libri di testo universitari e nuove detrazioni per l’affitto di studenti o giovani coppie fino a 30 anni;
- il decreto attuativo chiarirà le agevolazioni nel dettaglio, i requisiti di accesso e le modalità di fruizione (molte probabilmente direttamente in fase di dichiarazione dei redditi).
Per emanare uno o più decreti di potenziamento e riordino della disciplina su congedi e incentivi al lavoro femminile, sostegno per la formazione dei figli e l’autonomia finanziaria, il Governo avrà 24 mesi di tempo dall’entrata in vigore della legge delega.
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