È il consulente aziendale Marco il primo presidente della Crel-Consulta regionale economia lavoro, costituita per rappresentare imprenditori e liberi professionisti sardi, presentata a Cagliari. Del Consiglio direttivo fanno parte 12 persone, tra le quali un vicepresidente vicario, il commerciante Davide Marcello, un segretario generale e nove vicepresidenti con competenze specifiche nelle varie materie. “Non siamo un doppione delle associazioni datoriali attive da decenni e men che meno ci sentiamo in contrapposizione con loro”, precisa Sulis. “Semmai andiamo ad integrarci e mettiamo in campo la nostra esperienza, cercando di individuare nuovi percorsi di crescita. È indispensabile la collaborazione con le altre realtà e con tutte le forze politiche. Il comparto turistico è al centro di qualunque ragionamento, perché attorno ad esso ruotano tantissimi settori: cultura, artigianato, agroalimentare, sport, ricettivo, commercio, pubblici esercizi, ambiente. Insomma, tantissimi posti di lavoro”.
“Si ipotizza che il turismo costituisca l’11 per cento del Pil sardo, ma a nostro parere non è così”, argomenta il presidente della neonata Consulta. “Vale molto di più, anche se è difficile determinare con certezza la ricaduta di un settore che ha un indotto estremamente variegato. Occorre una nuova risposta da parte della politica isolana, con la piena collaborazione di maggioranza e opposizione: il turismo non è di destra, di centro o di sinistra. È auspicabile una visione lunga. Il Centro Studi che stiamo organizzando, entro l’anno presenterà dati e proposte concrete”. Francesco Tuveri, dottore commercialista che svolgerà le funzioni di segretario generale, sostiene l’“assoluta necessità di superare i limiti delle attuali categorie datoriali, cioè delle associazioni che rappresentano una determinata categoria: non solo dev’esserci un’interazione tra le varie categorie ma la Crel Sardegna propone al suo interno, per la prima volta, i liberi professionisti”.
“Vogliamo essere un trait d’union tra queste realtà che, in qualche modo, sono sempre collegate tra di loro”, spiega Tuveri. “Se va male una categoria, c’è un automatico riverbero sulle altre. I vari attori economici, oggi più che mai, devono cooperare per superare un grave periodo di crisi. E noi possiamo offrire, al nostro interno, tutte quelle figure professionali che sono indispensabili per un’impresa: dal controllo di gestione aziendale all’avvocato, dal consulente del lavoro al commercialista, sino ai consulenti su privacy, antiriciclaggio e sicurezza negli ambienti di lavoro, dall’assistenza per l’accesso al credito e ai finanziamenti comunitari, statali e regionali alla scuola d’impresa”.