
Alleggerite o differite ecco le tasse in Europa al tempo del coronavirus
Imposte sospese, differite o alleggerite: così nei principali Paesi Ue i governi sono venuti incontro a famiglie, imprese e lavoratori per attutire il colpo economico-finanziario della pandemia di Covid-19, riprogrammando anche il calendario dei pagamenti fiscali.
Parigi ha disposto un differimento di 3 mesi dei versamenti delle imposte dirette, dietro la compilazione di un semplice modulo da presentare in formato cartaceo all’Amministrazione fiscale, direttamente o per il tramite del proprio commercialista. Artigiani, liberi professionisti, micro imprenditori, dirigenti di piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti hanno fino al 31 dicembre per pagare le tasse – quelle dovute tra il 1 marzo e lo scorso 31 maggio, già rinviate una prima volta al 30 giugno – oltre alla possibilità di scaglionare i pagamenti sui prossimi tre anni. Per l’imposta sul reddito dei lavoratori, se il saldo dovuto è inferiore ai 300 euro, l’amministrazione fiscale lo preleverà dal conto bancario il 25 settembre. Se l’importo è superiore a 300 euro, procederà a quattro prelievi uguali tra il 25 settembre e il 25 dicembre.
In Germania, due leggi sull’assistenza fiscale hanno introdotto una serie di misure ad hoc. Con formale richiesta ogni contribuente può richiedere, entro il 31 dicembre, uno o più rinvii delle scadenze fiscali. Tra i principali punti delle leggi, c’è la possibilità per le aziende di richiedere una detrazione forfettaria del 30% dell’importo totale del reddito su cui è stata calcolata la base imponibile per i pagamenti anticipati 2019, quale riporto delle perdite registrate. È prevista una riduzione dell’imposta sul reddito in relazione al reddito da negoziazione a quattro volte la base imponibile commerciale, disponibile per il periodo di valutazione 2020. L’aliquota IVA è stata ridotta dal 19% al 16% e dal 7% al 5% per un periodo limitato dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, oltre al posticipo della scadenza dell’IVA all’importazione, al 26 del mese successivo. è stato aumentato l’importo esentasse delle maggiorazioni fiscali commerciali a 200 mila euro.
A favore di tutte le imprese, in Gran Bretagna è stata predisposta una sospensione dei versamenti dell’imposta sul valore aggiunto in scadenza fino al 30 giugno, con possibilità di “recuperarli” entro la fine del 2020. A favore di tutti i lavoratori autonomi, il governo ha optato per lo slittamento di sei mesi della scadenza di versamento delle imposte sui redditi, dal 31 luglio 2020 al 31 gennaio 2021.
In Spagna è stata disposta una sospensione dei versamenti in scadenza nel periodo compreso tra il 13 marzo e il 30 maggio 2020, a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi con volume di affari fino a 6 milioni. Il provvedimento è stato applicato a tutti i versamenti – imposte sul reddito, Iva, ritenute – ma nel limite massimo di 30 mila euro.
La procedura di dichiarazione dei redditi, per quanti hanno entrate superiori a 22 mila euro, si è conclusa il 30 giugno. Nel contesto di una riforma fiscale “inevitabile” per ridurre debito e deficit pubblici e incrementare il gettito fiscale, come annunciato dal premier Pedro Sanchez, multinazionali e aziende più grandi vedranno le loro imposte aumentare. Il governo ha già dato il via libera a due nuove tasse, sui servizi digitali (Impuesto sobre Determinados Servicios Digitales – IDSD), ovvero una ‘tassa Google’, e sulle transazioni finanziarie che riguardano società quotate in borsa.
Agi