Siamo arrivati ad agosto, o si sblocca prima di metà mese o se ne riparla a settembre, le due opzioni hanno oggi la stessa valenza. Sei le caselle da sistemare, ripeterlo è sempre utile, Asl Roma 2, Asl Roma 3, Policlinico Tor Vergata, Policlinico Umberto I, Asl Latina e Asl Frosinone. Per scadenze contratti e proroghe, per accidenti legati ad altro. Il fatto è che il quaranta per cento della sanità laziale è in stallo, in attesa che qualcuno definisca il quadro e sistemi gli equilibri. Non se ne accorge nessuno e la platea degli utenti è tagliata fuori da queste dinamiche. Ma di fatto non si muove praticamente foglia in quelle aziende, nessuna decisione importante che non sia legata a qualche emergenza viene presa. Tutti fermi ad aspettare, guai a fare mosse che possano pregiudicare qualcosa. Che tutto questo sia scontato è un fatto, che sia legittimo si può anche capire: che corrisponda agli interessi e alle esigenze della popolazione è difficile sostenerlo. Ma si va avanti così, è una lunga dolorosa guerra di nervi con lo sguardo agli equilibri locali e allo sviluppo delle dinamiche politiche nazionali.

Livio De Angelis – Numero Unico Emergenza – voto 7. Sempre a livello di eccellenza, nessuna sbavatura, l’estate è una stagione complicata ma il sistema regge.
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Giorgio Santonocito – Asl Roma 5 – voto 5. C’è, funziona, è manager sicuramente capace. Ma il suo rapporto con il territorio è e resta problematico. Non si trova a su agio, par di capire. E questo può diventare un problema.
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Vincenzo Panella – Policlinico Umberto I – voto 4. Ha sicuramente l’appoggio deciso della Regione, ha fatto nei giorni scorsi la sua vetrina con un taglio di un nastro. Ma la situazione resta complicata.
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Tiziana Frittelli – Policlinico Tor Vergata – voto 6. Questione sospesa. Il dg è in partenza, per dove non si sa. Ma intanto governa.
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Narciso Mostarda – Asl Roma 6 – voto 7. Sopravvive a tutto, governa tutto e tutti con disinvoltura e pianifica nuove iniziative.
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Giorgio Casati – Asl Latina – voto 6. Dicono che ne abbia abbastanza del Pontino. Poltrona poco appetita. Lui aspetta ordini
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Giuseppe Quintavalle – Asl Roma 4 – Voto 7. Civitavecchia gli calza come un guanto, tutto procede a meraviglia.
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Giuseppe Quintavalle – Asl Roma 3 – Voto 6. Vorrebbe mettere ordine, costruire e ricostruire. Ma aspetta di vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.
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Francesco Ripa di Meana – Ifo – voto 6. Niente da segnalare, l’antico e glorioso IRCCS procede senza scosse. Ma anche senza emozioni.
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Marinella D’Innocenzo – Asl Rieti – voto 7. Siamo a fine corsa, il lavoro è stato fatto bene. Ma il Reatino sembra lontanissimo a Roma.
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Daniela Donetti – Asl Viterbo – voto 7. Funziona, governa, si affanna. Fa comodo a tutti anche se qualche contestatore non manca mai.
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Angelo Tanese – Asl Roma 1- Voto 6. Governa una maxi azienda con disinvoltura, decine di strutture, un milione e mezzo di utenti. Non può distrarsi.
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Patrizia Magrini – Asl Frosinone – voto 6. Fa quello che deve senza dare confidenze a nessuno. Controlla la situazione, ma ha scarsa autonomia.
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Fabrizio D’Alba – San Camillo – voto 6. Tutto tranquillo, è un buon momento per l’ospedale di Monteverde (almeno così dicono). Slalom tra i problemi
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Flori Degrassi – Asl Roma 2 – voto 6. Un altro manager storico a fine corsa. Resterà fin che serve.
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Marta Branca – Spallanzani – voto 6. Figura nelle foto sui social sorridente mentre stringe mani e accoglie contributi da ogni parte. Avanti così fin che dura.
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Massimo Annichiarico – San Giovanni Addolorata – voto 7. La macchina funziona a dovere, l’antico ospedale capitolino si aggiorna e ricopre con intelligenza il ruolo che gli viene assegnato.
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Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio