Nel 2019 il settore ceramico nazionale ha fatturato 6,5 miliardi di euro con 27.500 addetti diretti. Per il comparto piastrelle, export a 4,5 miliardi di euro ed investimenti per 373 milioni, rispettivamente 84% e 7% del fatturato. I dati sono stati presentati in occasione dell’Assemblea 2020 di Confindustria Ceramica, che ha confermato Giovanni Savorani, nella foto, presidente.
Sono 279 le industrie complessive attive: imprese industriali attive nella produzione di piastrelle e lastre di ceramica, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari e ceramica tecnica, laterizi.
A questo si aggiunge l’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America. Sono 135 le aziende presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 19.318 addetti, che nel corso del 2019 hanno prodotto 400,7 milioni di metri quadrati (-3,5%), tali da consentire vendite per 406,9 milioni di metri quadrati (-0,78%). Le vendite in Italia si posizionano a 83,5 milioni di metri quadrati (+1,3%). In lieve flessione i volumi esportati, pari a 323,4 milioni di metri quadrati (-1,3%). Il fatturato totale delle aziende ceramiche italiane raggiunge così i 5,34 miliardi di euro (-0,73%), derivante per 4,5 miliardi dalle esportazioni (-0,8%) – quota dell’84% sul fatturato – e da 832 milioni di euro in Italia. Nel 2019 gli investimenti sono stati 373,1 milioni di euro (7% sul fatturato annuo), in calo di un quarto rispetto all’anno precedente durante il quale erano ancora in vigore gli incentivi fiscali, ma ancora nettamente superiori ai volumi pre Industria 4.0. “Il Covid 19 ha stravolto in questi mesi le nostre vite e dopo l’emergenza sanitaria dobbiamo purtroppo affrontare anche un’emergenza economica e sociale- commenta il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani –
Il nostro settore ha perso in questo periodo oltre 350 milioni di euro di fatturato, con la necessità di un forte ricorso alla cassa integrazione in tutti i nostri comparti. Fondamentale per la ripresa e per gli effetti sull’occupazione è il rilancio dell’economia nazionale. Gli interventi già previsti dal Governo come il superbonus del 110% per efficienza energetica e sismica vanno nella giusta direzione, ma sono necessari urgenti interventi di semplificazione amministrativa per far ripartire gli investimenti privati e pubblici. Tra questi aspettiamo che vengano avviate al più presto anche opere per le quali sono stati completati tutti gli iter autorizzativi come il collegamento autostradale Campogalliano -Sassuolo. Su questi temi – conclude Savorani – abbiamo inviato al Governo una lettera congiunta con le Organizzazioni Sindacali, dove richiediamo tra l’altro di equiparare l’efficienza idrica all’efficienza energetica per le potenzialità che ne possono derivare in termini di ristrutturazione dell’obsoleto patrimonio edilizio nazionale e di risparmio di centinaia di milioni di metri cubi di acqua potabile”.