Accesso libero dalla Svizzera all’Italia per una gita, una cena o anche semplicemente un caffè. Ma porte sbarrate ancora per la spesa del sabato o lo shopping. Lo ha confermato il Consiglio di Stato del Canton Ticino dopo le decisioni del governo federale di Berna. Dalla Svizzera verso l’Italia sarà consentito varcare il confine per motivi turistici, incontrare conoscenti o congiunti, recarsi in una residenza secondaria, usufruire di servizi, ma anche per andare a cena o al bar. Resta invece vietato venire nel nostro Paese per altre attività, come fare acquisti, in base all’ordinanza federale 2 Covid-19. Infatti non è ancora consentito far entrare in Svizzera merci acquistate in Italia. Una decisione che fa tirare un sospiro di sollievo al settore turistico, ma che lascia delusi i tanti commercianti che nelle zone di confine, a cominciare dal Verbano Cusio Ossola, basano una parte rilevante del proprio fatturato proprio sulla clientela ticinese. Le misure, come ha specificato nel corso di una conferenza stampa il presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Norman Gobbi, rimarranno in vigore fino al 15 giugno per tutti i Paesi confinanti fatto salvo per il Principato del Liechtenstein.