di Cesare Lanza per LaVerità
Renzo Arbore


Da sempre, ironico, per la spesa, tre volte al mese, rivela di essere un collezionista di cibi in scatola: più che mai, nei giorni della pandemia. Ha quattro frigoriferi muniti di congelatori, pieni anche di preziosità straniere. «Granchi, sogliole, salsiccia… La mia generazione ha conosciuto la guerra, i miei genitori non buttavano via niente, fin da piccolo sono abituato così».
Alfonso Bonafede


Nel conflitto televisivo con il magistrato Nino Di Matteo, oggi al Csm, è il ministro della Giustizia a uscirne nel modo peggiore. Di Matteo ha accusato il Guardasigilli di non averlo nominato alla guida del Dap per non contrariare i boss. Non si capisce perché Di Matteo abbia aspettato due anni, per protestare. Ma Bonafede non appare persuasivo nella replica.
Eva Cantarella


L’ultimo suo intervento fa scalpore: Penelope e Ulisse rappresentano già l’etica sessuale borghese. Lei aspetta Ulisse per ventanni, fedele, resiste alla corte di uomini affascinanti. Lui, pur innamorato, trova il tempo nei suoi viaggi per varie conquiste e distrazioni. «La doppia morale del matrimonio borghese è questa», afferma. Un’analisi destinata a far centro, nel femminismo.
Lucia Azzolina


Nel Web ormai deridono la ministra dell’Istruzione, evocando
un vecchio film comico in cui Lino Banfi, allenatore di calcio, rimbambisce i giocatori con il suo schema tattico: cinque difensori con cinque attaccanti, che retrocedono per difendere; e viceversa cinque attaccanti, con cinque difensori, che avanzano per attaccare. Ma la squadra non capisce un bel niente.
Jole Santelli


Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia impugna con determinazione l’ordinanza firmata dalla presidente della Calabria, che ha già permesso l’apertura di bar e ristoranti. La governatrice però insiste: «Sono convinta dei presupposti e sono sicura che entro una settimana tutti faranno ciò che ho fatto io». La disputa finirà in una nuova figuraccia del governo?
Irene Pivetti


L’ex presidente della Camera è indagata in qualità di ad della «Only logistics Italia Srl», nell’ambito di un’inchiesta sull’importazione e la
distribuzione di mascherine dalla Cina. I reati ipotizzati sono pesanti: frode in commercio e immissione sul mercato di prodotti non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza. Irene, sempre combattiva, si difende.