Ed eccoci alla tanto sospirata Fase 2. Da oggi riparte il graduale ritorno alla normalità lavorativa per moltissime persone, animate da un miscuglio emotivo di sollievo e preoccupazione. Ma le aziende sono davvero pronte a gestire il flusso di dipendenti che da lunedì entreranno in azienda? A porsi la stessa domanda un team di tecnici ed ingegneri, tra Varese-Milano-Bresso, che in queste settimane hanno ideato una soluzione altamente innovativa e semplice al tempo stesso. Ne è nata Isotta, la colonnina smart che consente di effettuare uno screening della temperatura corporea e garantire così accessi in sicurezza, limitando notevolmente le probabilità di contagio.
Si tratta di un dispositivo altamente tecnologico, una colonna in acciaio che sorregge la termocamera per la misurazione, a distanza ed in maniera estremamente precisa, della temperatura corporea. A rendere il prodotto unico e completo vi è una vasta componentistica elettronica che parte dall’erogatore automatico ad infrarossi del gel igienizzante idroalcolico, fino ad arrivare all’integrazione con il mondo del Digital Advertising che – nella versione Pro – permette la diffusione di campagne istituzionali, grazie ad un software di sincronizzazione dei contenuti e ad un ampio display.
Un vero “assistente tecnologico” in grado di affiancare esercizi commerciali, uffici, fabbriche…in questo momento di profonda trasformazione, dove sicurezza e salute diventano valori imprescindibili. Il tutto nel pieno rispetto della privacy, grazie ad un software in linea con i requisiti del GDPR (Garante per la Protezione dei Dati Personali).
Sicurezza che è al centro degli interventi statali anche grazie al credito d’imposta al 50% sull’acquisto di soluzioni per la sicurezza dei luoghi pubblici e lavorativi, soluzioni tra le quali è inclusa Isotta.
“La nascita di Isotta è stato un momento davvero emozionante. Abbiamo lavorato in squadra spingendo al limite le potenzialità tecniche delle nostre linee produttive. Dopo tanto lavoro e notti sui modellatori 3D è una grandissima soddisfazione vedere i primi prodotti pronti per la spedizione.” – racconta il bressese Matteo Raspelli, l’ingegnere responsabile delle linee automatiche e direttore d’orchestra della produzione di Isotta dall’interno dell’Innovation Lab di Viola srl, azienda familiare dell’Hinterland milanese, a pochi passi da un Innovation District in rapido sviluppo sulle ceneri di Area Expo. La Viola è a Rho e la mandano avanti i quattro fratelli Lucchini (da sinistra nella foto: Alessandro, Daniele, Marco e Roberto), con la mamma Carla.
Nei capannoni della fabbrica il silenzio delle linee produttive, ferme in queste settimane di quarantena, ha lasciato il passo ad un rassicurante rumore, fatto di robot che tornano a muoversi e punzonatrici che martellano il metallo. Non solo macchine, ma anche l’operato di un team multidisciplinare, in 16 si sono attivati ed hanno risposto alla chiamata del CEO Marco Lucchini: “Come azienda e famiglia abbiamo pensato in primis a tutte le migliaia di persone che quotidianamente si sono messe a rischio per il bene di tutti noi. Isotta è la nostra risposta a questo problema, preservare il personale dal rischio di contagio e dare una soluzione concreta a tutti noi, piccoli o grandi imprenditori per mantenere un servizio impeccabile.”
Ma una curiosità? Come nasce il nome ISOTTA? Ecco che cosa rispondono in azienda: “Tutti i prodotti della VIOLA sono ISY, modo all’italiana di dire semplice. Abbiamo pensato che oltre ad essere ISY dovesse essere anche simpatica, materna, un po’ cicciotta. E quindi ISY+OTTA e da lì, ISOTTA”.