Intesa Sanpaolo ha riservato alle imprese e professionisti associati a Confcommercio un plafond di 2 miliardi di euro, per sostenere le imprese con la finalità di garantire la gestione dei pagamenti urgenti e le esigenze immediate di liquidità. La scelta della banca, di fronte agli effetti dell’epidemia di Coronavirus, è legata alla volontà di “contribuire a garantire concretamente la continuità produttiva, a fronte del rallentamento della domanda interna ed estera che la situazione di crisi attuale ha determinato”. Viene inoltre prevista una convenzione con condizioni dedicate agli associati Confcommercio che include la restituzione delle commissioni sui micro-pagamenti (di importo inferiore ai 10 Euro) accettati tramite Pos fisici Intesa Sanpaolo. “In questa fase di piena emergenza economica c’è bisogno in primis di liquidità immediata e di facilitare il più possibile gli iter burocratici per l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese del terziario di mercato. Questo per assicurare a tutte le imprese che hanno sospeso la propria attività la possibilità di ripartire al più presto. Il plafond di 2 miliardi di euro riservato da Intesa Sanpaolo agli associati Confcommercio è un concreto e tangibile aiuto che va proprio in questa direzione”, sottolinea il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. “L’iniziativa di oggi ci consente di mettere a disposizione delle imprese associate a Confcommercio un ulteriore e immediato strumento di sostegno. È una dimostrazione di fiducia da parte di Intesa Sanpaolo nei confronti di un tessuto imprenditoriale dotato della resilienza necessaria per affrontare le straordinarie difficoltà contingenti, con l’obiettivo di superare l’emergenza e poter così affrontare la fase di ripresa che seguirà”, aggiunge Stefano Barrese, nella foto, responsabile della Banca dei territori di Intesa Sanpaolo.