Il 2 luglio e 16 agosto. Due date simbolo per Siena, ma forse non quest’anno. A causa del coronavirus, l’antichissima tradizione del Palio, rischia di saltare, o quantomeno inserire una grossa incognita per la corsa del prossimo luglio. Tanto che il sindaco della città, Luigi De Mossi, ha ipotizzato un ‘piano B’, cioè lo spostamento della disputa a settembre quando, si spera, la vita possa aver ripreso la strada della normalità. Ogni anno, come tradizione, mentre le città italiane si svuotano per le ferie Siena fa il contrario. I senesi tornano anche dall’estero per ritrovarsi nei giorni della festa che, dopo i riti, culmina con la corsa del palio. La festa di Siena è partecipazione, fisicità, rapporto stretto tra contradaioli, è una piazza affollata con le persone distanti a meno di un metro. Tutto il contrario di ciò che accade oggi quando i decreti ci impongono, come misura di sicurezza, di stare lontani dagli altri. Ma per dire l’ultima parola tutti attendono le evoluzioni e le nuove disposizioni.