A cura di Serenella Pesarin, Sociologa, Psicologa – Psicoterapeuta, esperta nel settore penale e minorile, Presidente “Consolidal sezione romana”, Luigi Bulotta, Avvocato, Segretario Nazionale Consolidal e Vice Presidente “Consolidal sezione romana”
Con grande sorpresa la nostra associazione è venuto a conoscenza che il Decreto legge “Cura Italia” N° 18 del 17/03/2020 nell’articolo 119 prevede misure di sostegno in favore dei magistrati onorari di cui l’articolo 1 e 29 del decreto legislativo del 13/07/2017 N°116, escludendo ancora una volta i componenti privati/esperti in servizio presso i Tribunali dei minori e le Corti di Appello. E’ partita quindi una petizione spontanea da parte di un gruppo di Giudizi onorari del Tribunale dei Minori di Catanzaro che ha coinvolto tutti i giudici minorili d’Italia, raccogliendo 1016 firme e 7594 visualizzazioni. Noi come Associazione Consolidal Sezione romana, li appoggiamo totalmente, denunciando quanto sta avvenendo. L’incresciosa situazione dei Giudici onorari minorili, che continuano a lavorare presso i Tribunali nonostante la pandemia in atto, mortifica, ancora una volta, queste figure professionali che si trovano a lavorare in un settore così delicato, dove si richiede, oltre alle competenze specialistiche, anche una certa dose di umanità, per saper ascoltare, accompagnare e tutelare le situazioni di fragilità dei minori e delle famiglie. Non si possono, in tema di minori, fare convegni, accendere i riflettori, meravigliarsi o commuoversi rispetto a fatti di cronaca che riempiono le pagine dei nostri quotidiani per giorni, accendere i riflettori delle trasmissioni televisive e non riconoscere, neanche in questa situazione di emergenza, la dedizione che i Giudici Minorili mostrano, continuando ad operare presso i Tribunali, assicurando la tutela dei piccoli nonostante la forte riduzione dovuta all’assenza di ascolti con le famiglie.
Molti non sanno che i Giudici onorari minorili, pur svolgendo attività come giudici di carriera, non fruiscono di ferie, maternità e contributi pensionistici, non sono stipendiati, ma vengono retribuiti in base alle udienze che fanno; diminuendo un gran numero di udienze, loro subiscono una notevole perdita economica. Una dimenticanza? Ce lo auguriamo, in caso contrario resteremo basiti di come si continuano a considerare i minori, non soggetti titolari di soggettivi paritari, ma solo minori, e di conseguenza anche i Giudici onorari minorili, che di loro si prendono cura, assolutamente svalutati nel loro ruolo. Il nostro augurio è che l’emendamento che alcuni Parlamentari vogliono portare in Senato per fronteggiare questa situazione venga approvato: all’Art. 119 del Decreto legge “Cura Italia” N° 18 del 17/03/2020 in favore dei Magistrati onorari (Art 1 e 29 del D.L. del 13/07/2017 N°116), e dei componenti privati del Tribunale per i Minorenni e della Sezione Minorenni della Corte di Appello (Art 2 e 5 R.d.I. del 20/07/1934, N° 1404; Art 4 Legge 27/12/1956 N° 1441) , e ai giudici onorari minorili in servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto, vi sia riconosciuto un contributo economico mensile, pari a 600 euro, per un massimo di tre mesi e parametrato al periodo effettivo di sospensione (di cui all’ Art 83, comma 3 e 4); solo così si potrà evitare ogni forma di discriminazione che rasenta il paradosso dei principi di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione.