Lo si scriveva la settimana scorsa. Il Lazio è sotto pressione e l’importante è non perdere la testa. I casi di coronavirus sono cresciuti molto ma in percentuali ancora lontanissimi rispetto alle tragiche situazioni del Nord Italia. L’allarme nasce in periferia, nel Pontino soprattutto, ma nella capitale assieme ai numeri dei positivi crescono anche le guarigioni mentre si affinano le armi della cura. Per i Dg è piuttosto dura, a loro il compito di tradurre in pratica le indicazioni generali e di tenere la barra dritta. Potrebbe andare peggio nelle prossime , decisive giornate, quello che spicca è comunque la capacità di tenere sufficientemente sotto controllo in quadro generale. Tremano sull’asse tiberina, ai Castelli e sul litorale sud. Per quanto riguarda la mappa del potere, come si è scritto e detto in questi giorni (se ne parla in altra parte del giornale) sono da registrare le dimissioni improvvise del direttore generale della Asl Roma 3, Vitaliano De Salazar. Si apre un buco nella rete deli fedelissimi del governatore Zingaretti. Il momento è delicato e il territorio della Asl Roma 3 per molti versi è strategica. La Regione deve intervenire in fretta. Magari con una soluzione ponte

Livio De Angelis – Numero Unico Emergenza – voto 10. Il numero verde della Regione è intasato, il 112 va come una scheggia, funziona, i centralini danno risposte e guidano gli utenti. Onore al merito.
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Giorgio Santonocito – Asl Roma 5 – voto 6. Fatica ancora a prendere le misure della situazione. Tivoli è complicata, ma con l’emergenza di questi giorni e i ”positivi“ la situazione si è fatta molto complicata.
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Vincenzo Panella – Policlinico Umberto I – voto 4. Esplosivo il quadro generale dello storico ospedale capitolino, il virus mette in scacco medici, operatori, reparti. Manca una mano salda.
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Tiziana Frittelli – Policlinico Tor Vergata – voto 5. Un tempo aveva la caratteristica di ospedale quasi di frontiera, anche per la sua collocazione geografica, oggi è un po’ in ombra. Qualche “ferita” di troppo.
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Narciso Mostarda – Asl Roma 6 – voto 7. Coronavirus imperversa. Lui reagisce con energia. Faticano tutti, del resto.
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Giorgio Casati – Asl Latina – voto 5. Il Goretti esce bene nella crisi, tiene botta, ma il Dg è sotto attacco concentrico. Nel Pontino il coronavirus sta creando danni pesanti (Fondi insegna).
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Giuseppe Quintavalle – Asl Roma 4 – Voto 7. Il virus non dà tregua, i positivi ci sono e crescono, la Asl continua a difendersi con ordine e dà una immagine rassicurante.
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Francesco Ripa di Meana – Ifo – voto 4. Un buco nero, anche dal punto di vista comunicazionale. Situazione incomprensibile, ma se in Regione va bene così…
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Marinella D’Innocenzo – Asl Rieti – voto 6. É arrivato il Coronavirus, l’Asl non poteva certo impedirlo. Ora si tratta di limitare i danni.
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Daniela Donetti – Asl Viterbo – voto 7. L’attacco del virus è stato pesante, più che in altri capoluoghi, Ma la reazione della Asl è ordinata e continua, Rassicurante.
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Angelo Tanese – Asl Roma 1- Voto 6. Nella classifica a tinte fosche dei “positivi” la Asl del centro storico è agli ultini posti, merito della organizzazione o un caso? Il virus ha colpito al cuore, in Prati, situazione sotto controllo.
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Stefano Lorusso – Asl Frosinone – voto 7. Dopo una fiammata iniziale la situazione emergenziale si è stabilizzata. Poco da segnalare.
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Fabrizio D’Alba – San Camillo – voto 6. Qualche problema di troppo, l’ospedale di Monteverde galleggia pericolosamente sulla crisi.
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Flori Degrassi – Asl Roma 2 – voto 6. Nella classifica già citata la Roma 2 è ai primissimi posti. La risposta è pronta e decisa, sulla efficacia bisogna attendere.
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Maria Paola Corradi – Ares 118 – voto 6. In prima linea, il meccanismo funziona, gli operatori danno il massimo. Per ora reggono tutti.
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Marta Branca – Spallanzani – voto 7. Oggi è al top, l’Ircss di via Portuense è gettonatissimo, i suoi medici e il Dg sono diventati stelle della tv. I malati resistono e guariscono. Meglio di così…
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Massimo Annichiarico – San Giovanni Addolorata – voto 7. Qualche problema c’è, non è facile tenere sotto controllo la situazione del Coronavirus in un’ospedale di quel livello. Il dg tiene duro e controlla la situazione.
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Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio