Fiera Milano, 2019 da record: utile a 34,3 milioni

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Fiera Milano chiude il 2019 con risultati record, i migliori nella storia del gruppo, superiori anche ai target del piano strategico 2018-2022. L’utile netto passa da 18,6 a 34,3 milioni di euro, pari al 12,3% dei ricavi. Il risultato operativo è di 59,6 milioni di euro (di cui 7,8 milioni relativi all’impatto Ifrs 16) rispetto a 25,1 milioni del 2018. Il Mol sale da 31,9 a 106,1 milioni, sopra l’obiettivo di 100 milioni. I ricavi salgono del 13,1% a 279,7 milioni di euro. La posizione finanziaria netta, ante effetti Ifsr 16, è positiva per 68,3 milioni di euro rispetto a 23,7 milioni. Alla prossima assemblea verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 13 centesimi per azione, invariato rispetto al 2018. L’attuale ripianificazione del calendario fieristico motivata dall’emergenza epidemiologica, unitamente ad azioni di contenimento di costi, informa una nota, consentono di confermare al momento il target di Ebitda per il 2020 in un range di 71-75 milioni di euro.  L’amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano, Fabrizio Curci, nella foto, ha commentato: “Il 2019 registra un utile superiore a 34 milioni di euro, il migliore di sempre. Chiudiamo per il secondo anno consecutivo con risultati superiori ai target definiti nel Piano Strategico 2018-2022 presentato a maggio 2018. Tutto questo è stato possibile grazie all’ottima performance commerciale del business fieristico e congressuale. Hanno contribuito al raggiungimento dei risultati anche efficienze gestionali per azioni già avviate nell’esercizio 2018. Stiamo affrontando l’emergenza Coronavirus in stretta collaborazione con i nostri clienti: questo, ci ha consentito di riposizionare a calendario la quasi totalità delle fiere previste nei prossimi mesi. Continueremo a monitorare con attenzione l’evoluzione dell’attuale situazione, adottando tutte le misure possibili per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Infine i risultati conseguiti e la solida struttura patrimoniale ci consentono comunque di proporre la distribuzione di un dividendo in linea con quello dell’anno precedente”.