Report Voxnest, il caso ANSA
Negli Stati Uniti, ormai, non c’è editore che non proponga ai propri lettori/ascoltatori contenuti audio on demand, fruibili sulle principali piattaforme di ascolto e creati esclusivamente per essere podcast. In Italia questo fortunato sta iniziando a prendere piede. Negli ultimi mesi è approdata nel mondo dei podcast della principale agenzia d’informazione in Italia, l’ANSA, che, con “ANSA Voice” nelle sue 4 edizioni, “ANSA Voice Daily” (appuntamento quotidiano con le notizie più importanti della giornata), “ANSA Voice Magazine” (le rubriche come “Big Little News” del Direttore Luigi Contu, “La parola”, “Le tendenze”, “Weekend al Cinema”), “ANSA Voice Stories” (l’edizione settimanale con le storie, le inchieste e le curiosità) e “ANSA Voice Forum” (gli incontri e le interviste della redazione con i protagonisti dell’attualità ) sta proponendo al pubblico e agli inserzionisti nuovi modi di interazione.
A poco più di un mese dal lancio del Report Italia 2019, (il primo report di dati e analisi sullo ‘stato dell’arte’ dell’universo podcast nel nostro Paese), Voxnest propone una riflessione su una potenziale accoppiata esplosiva, quella tra editori e mondo del podcast. Secondo lo studio, in Italia il bacino degli ascoltatori è decisamente cresciuto, tanto che nel giro di pochi mesi è triplicato l’ascolto quotidiano di podcast in lingua italiana.
Inoltre, secondo una recente ricerca proposta dall’Associazione Italiana Editori, nel giro di 5 anni la fruizione di contenuti audio è cresciuta in modo significativo e costante, sia per i podcast (dall’8% del 2014 si è passati al 17% del 2019) che per l’ascolto di audiolibri (dal 13% del 2014 si arriva ad un 22% nel 2019): ancora una volta, numeri che indicano la marcia che il mondo dell’intrattenimento audio sta mettendo nella propria value proposition. A questo si aggiunga il decisivo ingresso, in questa nuova epoca del suono, di device intelligenti come gli smart speaker che sta rendendo la fruizione audio sempre più a portata di mano, con una crescita dell’ascolto da casa piuttosto importante (gli utenti di questi dispositivi ascoltano in media contenuti audio in streaming per 4 ore al giorno). Infine, non si può non tenere conto delle evoluzioni del principale driver di questa ‘podcast revolution’, ovvero il gigante verde Spotify, che nel Report Italia 2019 di Voxnest era stato citato tra le prime 3 cause ad aver provocato l’impennata di interesse verso questo mondo, diventando in un battibaleno tra i principali attori dello streaming audio (non solo di quello musicale). Ed infatti, grazie anche ai molteplici investimenti in acquisizioni di società numero uno nella creazione di contenuti (Gimlet Media, Parcast, The Ringer) e di tecnologia (Anchor), Spotify ha visto l’aumento in un anno dell’ascolto dei podcast sul proprio catalogo del 200%, catalogo che oggi conta circa 700.000 esemplari disponibili.
Ansa.it