Il Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola è riuscito a bloccare nel Regno Unito la registrazione del marchio ‘Piadine di Modena’. La richiesta era stata avanzata da un’azienda spagnola. “Va da sé – scrive il consorzio in una nota – che se tali marchi fossero giunti a registrazione, oltre ad essere in contrasto con la registrazione della Piadina Romagnola/Piada Romagnola IGP, avrebbero creato disorientamento nei confronti del consumatore inglese sulla reale provenienza del prodotto piadina”. Un anno fa un provvedimento simile era stato intrapreso con successo in Canada. “Si tratta di un grande risultato non solo per il Consorzio ma per la Romagna intera”, spiega Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp. “Questa vicenda – aggiunge – dall’esito tutt’altro che scontato, soprattutto considerando la particolare situazione che si era creata tra fine ottobre e gli inizi di novembre del 2019 in materia di Brexit, dimostra come anche in mercati lontani è possibile ostacolare l’appropriazione indebita del prestigio e della notorietà dell’italian style”.
Safilo annuncia il rinnovo del proprio parco autovetture aziendale con una attenzione sempre maggiore alla riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera ed alla promozione della mobilità sostenibile. Con questo obiettivo l’Azienda intende inserire nel proprio parco auto veicoli ibridi di Toyota e Lexus. L’ingresso delle prime auto con tecnologia Full Hybrid, si sottolinea, si inserisce nel contesto di un più articolato programma di riconversione totale del parco veicoli di Safilo in un’ottica di mobilità sostenibile: già nel corso del 2020 l’Azienda prevede l’inserimento di circa 100 nuove auto dotate della più avanzata tecnologia Full Hybrid del Gruppo Toyota, per poi progressivamente sostituire il resto della flotta in Italia e all’estero.
Siglato ieri a Napoli l’accordo intergovernativo per il pieno sostegno di Francia e Italia a “Naviris”, la joint venture di Naval Group e Fincantieri con la quale si rende pienamente operativa l’alleanza di lungo periodo tra i due gruppi industriali. La joint venture paritetica – che era stata costituita nel gennaio 2020 – gestirà progetti ambiziosi, tra cui – si legge in una nota – la modernizzazione di mezza vita delle fregate franco-italiane della classe Orizzonte, progetti comuni di ricerca e sviluppo, opportunità per l’export e lo sviluppo della European Patrol Corvette. Naval Group e Fincantieri si sono detti “aperti ad allargare la loro cooperazione ad altri partner europei al fine di rendere l’industria navale europea leader mondiale per performance di prodotto e innovazione tecnologica”. “Accogliamo con favore questo accordo intergovernativo, che rafforza la nostra joint venture Naviris. Siamo lieti di poter contare sul sostegno di entrambi i governi italiano e francese, insieme alle Marine dei nostri due Paesi, per portare avanti la nostra missione in modo efficace”, hanno dichiarato Hervé Guillou e Giuseppe Bono, rispettivamente Ceo di Naval Group e di Fincantieri.
Un accordo fra Igea e Carbosulcis consentirà la mobilità del personale fra le due società partecipate della Regione Sardegna. Fin da subito una decina di lavoratori della miniera di Olmedo (Sassari) saranno impiegati per accelerare le opere di movimento terra, in particolare per ripristini ambientali e stoccaggio ceneri. I lavoratori contribuiranno al progetto ‘Aria’, il laboratorio sotterraneo nella miniera di Seruci (Carbonia), per la distillazione dell’Argon-40, elemento chimico fondamentale per la ricerca della materia oscura. “Il concordato tra le società ha lo scopo di consentire alla Regione, nella sua qualità di socio unico, una migliore valutazione delle reciproche potenzialità per definire meglio in futuro assetti societari con eventuale accorpamento o scorporo di attività fra le due società”, ha spiegato l’assessora regionale all’Industria, Anita Pili, che ha incontrato i rappresentanti di Igea e Carbosulcis e le organizzazioni sindacali. “Ritengo che all’interno del sistema Regione, nel comparto industria, si debba arrivare all’ottimizzazione delle competenze professionali, tecniche e produttive tra società che operano all’interno dello stesso settore, in un’ottica di unione e collaborazione”.
Intesa Sanpaolo mette a disposizione dei propri clienti Xme Banks, l’aggregatore finanziario che permette di collegare i conti e le carte di qualsiasi banca all’interno del sito e dell’app Intesa Sanpaolo. Grazie all’applicativo non sarà più necessario usare le applicazioni o i portali dei diversi istituti per vedere le informazioni dei conti correnti e delle carte di credito, ma, come spiega una nota, “i clienti private e retail di Intesa Sanpaolo potranno gestire tutti i propri rapporti bancari – anche quelli con altre banche – semplicemente entrando nell’App Mobile di Intesa Sanpaolo, o nell’Home Banking del Gruppo, per controllare la disponibilità, monitorare le categorie di spesa e gestire le proprie finanze”. Ad oggi, Xme Banks consente l’accesso a 20 banche e ha l’obiettivo di collegarne oltre 100 entro la fine dell’anno.