
Lo scorso anno l’Italia è stato il maggiore beneficiario dei finanziamenti Bei tra gli Stati europei. Nel corso della presentazione fatta dal vicepresidente Bei, Dario Scannapieco, nella foto, oggi a Milano, è emerso che nel 2019 il nostro Paese ha ricevuto 11 miliardi (+14%), che hanno attivato 34 miliardi di investimenti.
All’Italia è andato il 17,3% del totale dei finanziamenti del Gruppo Bei in Europa, per un totale di 143 operazioni. Sono 44.595 le piccole e medie imprese italiane finanziare nel 2019, con 734.652 posti di lavoro sostenuti. Tra gli interventi della Bei in Italia, citati da Scannapieco (che oltre vicepresidente della Bei, è presidente del consiglio di amministrazione del Fondo europeo per gli investimenti), “l’1,2 miliardi messi a disposizione dello Stato per il Piano scuola”. Questo ha garantito che “uno studente su 5 segue le lezioni in una scuola ristrutturata grazie alla Bei”, per un totale di 1,7 milioni di studenti coinvolti. Poi i finanziamenti della Banca europea per gli investimenti hanno garantito: servizi di raccolta e smaltimento rifiuti più efficienti per 890 mila persone; investimenti nel settore idrico con benefici per 3,3 milioni di cittadini; 59,5 milioni di passeggeri/viaggi in più all’anno nel trasporto pubblico; produzione di energia rinnovabile per i consumi di 592 mila famiglie e connessioni mobili più veloci per 22,5 milioni di persone.
Grande impegno anche nel campo del cambiamento climatico, con 1,9 miliardi di prestiti per 4,8 miliardi di investimenti. Tra il 2010 e il 2019 grazie alla Bei in Italia sono arrivati 102 miliardi che hanno attivato progetti per 277 miliardi; mentre il sostegno alle pmi è stato pari a 41 miliardi: nel decennio sono state finanziate oltre 309 mila pmi e sostenuti 6,5 milioni di posti di lavoro.