di Cesare Lanza per LaVerità
Matteo Salvini


Alla fine il leader della Lega ha vinto l’ennesima schermaglia con gli avversari politici. La giunta delle immunità del Senato ha detto sì al processarlo per il caso Gregoretti (l’accusa è di sequestro di persona). Pd e 5 stelle pudicamente si sono astenuti, ma Matteo Salvini ha invitato la sua Lega a votare sì al processo: per lui un evidente successo politico.
Nicola Zingaretti


Dopo dieci mesi dalla sua nomina a segretario dei democratici, non da certo l’idea di aver preso in pugno il suo partito. Improbabile che le sardine gli diano un aiuto per le imminenti elezioni in Emilia Romagna e comunque un eventuale Pd sardinato non piace certo alla base. Infine l’atteggiamento sul processo a Matteo Salvini è oggetto di critiche diffuse, dovunque.
Monica Bellucci


Non parteciperà al Festival di Sanremo. Ha fatto sapere: «II signor Amadeus e io ci siamo incontrati mesi fa ipotizzando un progetto insieme. Per cause maggiori non siamo riusciti nel nostro fine. Auguro un bel Festival e spero in un’altra possibilità nel futuro». È trasparente il gesto di orgoglio: si intuisce che il trattamento non sia stato all’altezza del prestigio di una star.
Il principe Harry


A Londra ha spiegato per la prima volta perché lui e Meghan Markle hanno deciso di rendersi indipendenti: «La mia decisione è stata preceduta da mesi di confronto. Non c’era proprio nessun’altra possibilità». Evasivo, bizzarro e tardivo, dopo i numerosi sgarbi di Meghan alla regina. Di più: Harry non ha capito che il mondo non monarchico ha ben altro a cui pensare.
Brad Pitt


Ecco qualcuno che sa come incantare le folle con intelligenza. Ha passato il Natale in casa della sua ex moglie Jennifer Aniston, che aveva lasciato nel 2005 per Angelina Jolie. E poi l’altra sera, per la consegna dei Sag Awards, i due si sono fatti fotografare mentre si fissano intensamente negli occhi e si baciano. Tornano insieme? Chissà. Per il momento, i social non escludono nulla.
Umberto Tozzi


Prima dice di non voler commentare la morte della moglie Serafìna Scialò, poi l’accusa: «L’ho perdonata. Le avevo firmato due assegni in bianco per pagare i fornitori. Lei li incassò: uno di 100 milioni di lire, l’altro di 350. Mi lasciò sul lastrico, ma era la madre di mio figlio». La Scialò, defunta, non può replicare.