
Svizzera, allerta riciclaggio contro blockchain e criptovalute. Potrebbero danneggiare la reputazione della piazza finanziaria e rallentare lo sviluppo della digitalizzazione. Lo ha dichiarato l’Autorità federale svizzera di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) che ha pubblicato per la prima volta un report di monitoraggio dei rischi finanziari del mercato elvetico. «Oltre ai tradizionali rischi di riciclaggio di denaro, l’industria finanziaria si trova ad affrontare nuovi rischi anche nel settore della blockchain e dei criptoasset che attirano un crescente interesse da parte dei clienti», ha dichiarato l’autorità, secondo cui «queste nuove tecnologie, pur promettendo miglioramenti nell’industria finanziaria», accentuano anche le minacce poste dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo a causa di caratteristiche ben definite: l’aumento del potenziale anonimato, la rapidità e la natura transfrontaliera delle transazioni. La Finma sottolinea come la Svizzera sia un centro di gestione patrimoniale transfrontaliero leader a livello mondiale, per questo motivo «è particolarmente esposta ai rischi di riciclaggio di denaro». Le violazioni della normativa vigente «possono comportare sanzioni significative e danni alla reputazione degli istituti finanziari sia in Svizzera che all’estero». «A causa della riduzione dei margini», afferma l’autorità, «gli istituti finanziari possono prendere la decisione commerciale di avviare rapporti con nuovi clienti di paesi emergenti a rischio relativamente elevato, dove esiste una significativa minaccia di corruzione». I recenti scandali globali di corruzione e riciclaggio, come quelli che hanno coinvolto il fondo malese 1MDB e i giganti petroliferi brasiliani e venezuelani Petrobras e PDVSA, «dimostrano che i rischi per le istituzioni finanziarie coinvolte nella gestione patrimoniale transfrontaliera rimangono elevati». Ciò nonostante molti istituti negli ultimi anni «abbiano ulteriormente migliorato la prevenzione del riciclaggio di denaro sporco», identificando sempre più spesso i clienti sospetti attraverso segnalazioni inviate all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (Mros).
ItaliaOggi