La cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio Sila ’49, giunto alla sua VIII edizione, si svolgerà a Cosenza nelle sale di Palazzo Arnone venerdì 29 e sabato 30 novembre prossimi. La Giuria ha annunciato oggi i vincitori: Claudia Durastanti con La straniera (La nave di Teseo) è la vincitrice del Premio Letteratura. Motivazione: “Come indica il suo titolo, al centro del romanzo di Claudia Durastanti sta una vita segnata da eccezionali esperienze di straniamento, a livello sia familiare e geografico, sia culturale e linguistico. Tuttavia, nell’elaborare dati tanto singolari, la scrittura non si ferma al semplice resoconto, ma alterna all’andamento narrativo originali inserti meditativi. Da qui l’interesse di un’opera che, con uno spiccato senso del montaggio, sa muoversi a cavallo fra saggio e autobiografia”.
Gli altri finalisti erano: Francesco Pecoraro Lo stradone (Ponte alle Grazie), Francesco Permunian Sillabario dell’amor crudele (Chiarelettere), Andrea Pomella L’uomo che trema (Einaudi) e Nadia Terranova Addio fantasmi (Einaudi). Luigi Ferrajoli, uno dei più autorevoli filosofi del diritto, professore emerito di Filosofia del diritto nell’Università Roma Tre, vince il Premio Economia e Società con il libro Manifesto per l’uguaglianza (Laterza). Motivazione: “In un mondo in cui l’economia e le regole di mercato recitano il ruolo di produttori assoluti di scopi e valori ai quali sottomettere ogni anfratto della dimensione umana, esplodono disuguaglianze che non hanno precedenti nella storia e tracimano dall’ambito economico conquistando tutti i settori della vita morale civile e politica. Di fronte a un fenomeno tanto pervasivo, in cui la pura forza dell’avere succhia l’essere della persona nel silenzio della cornice pubblica, Luigi Ferrajoli osserva che il principio di uguaglianza è ormai un imperativo di ragione, oltre che un dovere morale e un obbligo giuridico, ed è tutt’altro che un’utopia: è la sola risposta realistica ad un mondo che è illusorio pensare possa restare così come è, in preda alle paure, alle insicurezze, ai razzismi, alle povertà, alle fragilità. Perché il “prezzo delle disuguaglianze” a lungo andare non sarà solo una società sempre più ingiusta, sarà la fine delle democrazie”. Venerdì 29 novembre, alle ore 18.00, Luigi Ferrajoli parlerà del suo libro con lo storico Piero Bevilacqua e il magistrato Renato Greco. Il Premio alla carriera, conferito nel 2018 al maestro della fotografia Ferdinando Scianna, quest’anno sarà attribuito alla musicista e ricercatrice etnomusicale Giovanna Marini che sabato 30 novembre alle ore 11.30 terrà una lectio magistralis dal titolo “Dalla campagna alla città”. Motivazione: “Tra le grandi figure della canzone italiana del novecento, Giovanna Marini si distingue per la complessità della sua ricerca, all’incrocio tra grandi ideali politici, ricerca etnologica e folkloristica, lunghe esperienze di insegnamento, un numero incalcolabile di concerti che hanno scandito una carriera proseguita al riparo delle mode senza mai indulgere ai facili richiami del mercato. Ballate come i “i treni di Reggio Calabria” sono entrate a pieno diritto nella lunga storia della canzone popolare italiana, contribuendo all’identità culturale e poetica della sinistra con la forza di un’autentica narratrice sempre pronta a mettersi in gioco nel calore dell’esperimento, in costante rapporto con un pubblico rinnovato di generazione in generazione”. La Cerimonia di Premiazione, condotta da Ritanna Armeni, avrà luogo sabato 30 novembre alle ore 18.00 a Palazzo Arnone a Cosenza. Evento Off: “L’Italia di Francesco Rosi” Attento fin dalla sua nascita al valore etico della cultura e all’esercizio dello spirito critico, il Premio Sila ‘49 dedica quest’anno un omaggio a Francesco Rosi con un evento off: “Ciò che si agita dietro il sipario: l’Italia di Francesco Rosi”. Lunedì 2 dicembre, alle ore 19.00, al Cinema Modernissimo di Cosenza, Didi Gnocchi e Carolina Rosi, le registe del docufilm Citizen Rosi, dialogano con Luciana Castellina e Paride Leporace. A seguire, alle ore 20.00, la proiezione di Citizen Rosi (ingresso libero fino ad esaurimento posti) che arriva in sala con un’uscita evento il 18,19 e 20 novembre distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Presentato come Evento Fuori Concorso all’ultima Mostra di Venezia Citizen Rosi ha ricevuto il Premio Pasinetti 2019. “Citizen Rosi – commentano le registe – nasce da un’urgenza, il desiderio di rileggere il cinema e la vita di Rosi come esempio contemporaneo di impegno democratico. Per questo il titolo Citizen Rosi. I suoi film rappresentano un tale valore nella storia del nostro Paese, valore cinematografico e civile, che abbiamo deciso di lavorare su più registri. Quello cinematografico-artistico e quello della ricostruzione giornalistica dei temi trattati. Un ulteriore livello, privato e sentimentale, è quello che ci ha permesso di unificare i due piani narrativi con la voce e il volto di Carolina Rosi. È lei quindi a tessere il filo emotivo e quello artistico e storico”. Il manifesto del Premio Sila 2019 L’opera per il manifesto di questa ottava edizione del Premio, che negli anni passati è stata realizzata da molti artisti fra cui Mimmo Paladino, Tommaso Cascella e Massimo Kaufmann, vede quest’anno la firma del giovane artista calabrese Massimo Sirelli. Eclettico e poliedrico, dopo un approccio alle arti visive influenzato dal mondo dei graffiti e della street art, Sirelli è il principale esponente italiano dell’upcycling applicato all’arte. È noto principalmente per la sua iniziativa Adotta un Robot, la prima casa di adozione di “Robot da compagnia” al mondo, tanto da essere infatti chiamato l’artista dei robot.