L’Europa ha deciso: sarà Bratislava ad ospitare la sede della futura Autorità europea del lavoro (ELA). La nuova agenzia dell’Unione europea “sosterrà la mobilità del lavoro e fornirà agli Stati membri dell’Ue gli strumenti di cui hanno bisogno per cooperare in modo più efficace e combattere gli abusi”. La capitale della Slovacchia ha ricevuto 15 voti su 28. Quattro i paesi dell’Ue che si erano offerti di ospitare la sede dell’ELA: Sofia (Bulgaria), Nicosia (Cipro), Riga (Lettonia) e Bratislava. Gli altri paesi si erano astenuti dall’avanzare candidature in quanti si era scelto a livello politico di favorire quelli entrati più di recente nell’Unione e senza sedi di agenzie. La votazione si è svolta a margine della riunione del Consiglio dei ministri del Lavoro (EPSCO) a Lussemburgo. L’ELA sosterrà gli Stati membri nell’applicazione degli atti giuridici dell’UE nei settori della mobilità lavorativa e del coordinamento della sicurezza sociale e fornirà informazioni a individui e datori di lavoro in situazioni di mobilità lavorativa transfrontaliera. La commissaria europea al Lavoro Marianne Thyssen spiega che “la libera circolazione dei lavoratori aumenta la crescita, aiuta le imprese a trovare le competenze di cui hanno bisogno e offre a tutti l’opportunità di utilizzare al meglio i loro talenti – ma deve essere gestita in modo efficiente. Ciò richiede regole che siano giuste, chiare ed effettivamente applicate. L’Autorità europea del lavoro è il fiore all’occhiello di questo lavoro”. Il regolamento dell’Autorità “è stato adottato a tempo di record”, sottolinea Thyssen, fiduciosa che il trasferimento dell’Autorità europea del lavoro a Bratislava “sarà altrettanto fluido e veloce”. L’ELA intanto inizierà a lavorare da Bruxelles a partire da ottobre, fino a quando non si trasferirà nella sua città ospitante.
ItaliaOggi