Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, l’amministratore delegato Pietro Salini spiega chiaramente ai soci in assemblea che per realizzare ‘Progetto Italia’, ovvero il piano di Salini Impregilo che dovrebbe portare Astaldi nell’orbita del gruppo per poi assorbire anche altri rami d’azienda nel settore delle costruzioni, servirà un aumento di capitale per il gruppo.
“Cerchiamo di portare avanti un progetto in cui sarà richiesto di fare un aumento di capitale anche su Salini Impregilo”, ha spiegato, indicando nell’obiettivo quello di “integrare altre aziende e prendendo rami industriali, amalgamando tutto e creando un gruppo più redditizio, avendo a nostro fianco il sistema finanziario”. Recentemente sulla stampa si è parlato di un fabbisogno complessivo di 400-500 milioni.
Su Astaldi, ha ricordato, l’offerta di Salini Impregilo prevede “un aumento di capitale (da 225 milioni per arrivare al 65%, ndr) perchè aveva un patrimonio debole: si entra in questa azienda, si ristruttura facendo un aumento di capitale. Chiaramente in questa situazione di default gli asset di Astaldi a rischio hanno un valore molto diverso da quello di bilancio: per questo si chiede un sacrificio importante agli investitori, ai creditori e alle banche. Bisogna ridurre in maniera significativa il debito di Astaldi per creare, assieme a questo aumento di capitale, un’azienda più forte assieme alla nostra e forse in futuro anche un unico gruppo integrato”, ha spiegato.
Il progetto complessivo è chiaro: crescere di dimensioni. “Siamo uno dei primi gruppi industriali italiani ma siamo piccolissimi rispetto a tanti grandi players mondiali e lo siamo soprattutto nel nostro settore, che è complicato e difficile – ha rimarcato ancora l’ad – Siamo l’unico operatore italiano che non affronta un momento di difficoltà, siamo meno deboli ma siamo sempre piccoli ed esposti alla congiuntura”, ha aggiunto spiegando che il gruppo raggiunge circa la 15esima posizione a livello mondiale nel settore. “Progetto Italia significa riuscire a mantenere vive le grandi competenze tecniche che ci sono in questo Paese, cercando di fare un’azienda più forte”, ha concluso.
Repubblica.it