il saldo tra aperture e chiusure (-12.444) è il peggiore da 10 anni
La buona notizia è che il 2018 è stato l’anno del record di consumi degli italiani nei ristoranti con 85 miliardi di euro spesi. Quella cattiva, però, lo è così tanto da oscurare la precedente: l’anno scorso si è registrato il saldo negativo più corposo degli ultimi dieci anni tra il numero di società avviate (13.62), e quelle cessate (26.073): -12.444, quasi il doppio rispetto al -6.796 del 2008.
E’ questa l’elaborazione dell’agenzia RistoratoreTop su dati Coldiretti e Movimprese, l’indice della nati-mortalità delle imprese di Unioncamere.
Va detto che si tratta del culmine (per ora) di un trend in continua crescita, che continua a mostrare il segno menoda 10 anni.
Paradossalmente, questo boom di chiusure avviene nell’anno in cui gli italiani hanno mangiato fuori più che mai: la spesa per pranzi e cene in bar, ristoranti, trattorie ecc è infatti al massimo storico, pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani. Il 22,3% della popolazione, in prevalenza giovani sotto i 35 anni (33,8%), ha mangiato fuori almeno una volta a settimana.
“L’incrocio di questi due record fa del 2018 un anno buio per la ristorazione italiana – spiega Lorenzo Ferrari, amministratore di RistoratoreTop – perché indica quanto la spesa per mangiare fuori casa sia distribuita su un numero sempre minore di locali e quanto molti ristoratori non siano stati in grado di leggere e interpretare i recenti cambiamentieconomico-sociali e tecnologici o gli stravolgimenti nelle abitudini alimentari, soprattutto dei più giovani”.
Business Insider