Previsti 9 miliardi di investimenti in Nord America e la creazione di 7.900 posti di lavoro
Accordo trovato tra Fiat Chrysler e il potente sindacato americano Uaw sul nuovo contratto collettivo di lavoro, che durerà quattro anni e si basa sull’impegno a far crescere le attività negli Stati Uniti con investimenti per 9 miliardi di dollari e la creazione di 7.900 posti di lavoro (tra nuovi e stabilizzati).
Passaggio cruciale, ragionano gli analisti di Equita, anche con vista sulle nozze tra Fca e il gruppo Psa: “Non abbiamo elementi a sufficienza per dire se le condizioni siano in linea con le assunzioni del business plan presentato a giugno 2018″, annotano dalla Sim milanese sottolineando che, “in ogni caso, la sua approvazione è un elemento indispensabile per agevolare la definizione del memorandum of understanding per la fusione con Psa entro fine anno”.
Negli ultimi quattro anni, ha ripercorso la società, Fca ha creato 6.500 nuovi posti di lavoro rappresentati dalla Uaw, più di ogni altro costruttore, e ha investito oltre 8 miliardi di dollari nelle sue attività Usa, superando i target fissati nel 2015. Nel dettaglio 4,5 miliardi di investimenti sosterranno, tra le altre cose, la produzione di modelli elettrici, di due nuovi veicoli Jeep e la nuova generazione del Grand Cherokee. Il gruppo creerà così 6.500 nuovi posti di lavoro negli impianti nel Michigan, di cui 5mila nella città di Detroit.
Gli altri 4,5 miliardi saranno utilizzati per migliorare e aggiornare prodotti e processi negli stabilimenti in Michigan, Ohio, Indiana e Illinois, creando così altri 1.400 posti. Il nuovo contratto riguarda oltre 47 mila lavoratori rappresentati dalla Uaw nei 22 stabilimenti fca e in 17 centri di distribuzione Mopar.
Non è l’unica notizia che riguarda Fca, che tratta brillante in Borsa con il comparto auto. L’amministratore delegato Mike Manley è infatti il nuovo presidente dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei. Sostituisce Carlos Tavares, numero uno di Psa, che ha ricoperto la carica per due mandati consecutivi nel 2018 e 2019. “Vogliamo assumere come industria un ruolo guida per trasformare la mobilità in modo che metta al primo posto il consumatore ma ci consenta anche di rimanere competitivi e resilienti a livello globale” ha detto Manley.
Il presidente dell’Acea viene eletto per un anno dai ceo delle aziende associate che sono i 15 principali produttori di auto, furgoni, camion e autobus con sede in Europa.
Repubblica.it