di Cesare Lanza per LaVerità
Lionel Messi


Ha conquistato per la sesta volta il Pallone d’oro. Un predominio assoluto. Dopo i premi del 2009,2010, 2011,2012 e 2015 è arrivato il sesto nel 2019: l’argentino Leo è così riuscito a superare Cristiano Ronaldo, fermo a cinque. Messi è in splendida forma. Ronaldo no: è arrivato terzo dietro anche a Virgil Van Dijk e non ha partecipato alla premiazione a Parigi, come aveva fatto nel 2018.
Joseph Muscat


A Malta, proteste fuori dal Parlamento contro il primo ministro Joseph Muscat. La folla chiedeva le sue dimissioni immediate per le responsabilità del governo nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Muscat aveva già annunciato che lascerà all’inizio del 2020. La famiglia di Daphne ha presentato un esposto per chiedergli di chiarire il suo coinvolgimento nel delitto.
Rolando Maran


Trova come allenatore del Cagliari la sua stagione di maggior fulgore. Sempre apprezzato, ma mai esaltato e spesso sottovalutato, Rolando Maran ha guidato la squadra ai vertici della classifica di serie A. Da tempo si dice che faccia miracoli: lunedì sera, il vero miracolo. Perdeva 1-3 con la Sampdoria, in pochi minuti ha ribaltato il risultato andando a vincere 4-3.
Fabio Grosso


Non è più l’allenatore del Brescia. Il presidente Massimo Cellino l’ha esonerato dopo tre sconfitte in altrettante partite con dieci gol subiti e nessuno realizzato. Grosso, da calciatore, fu un giovanissimo e straordinario campione del mondo: nel 2006 tirò senza paura il calcio di rigore decisivo, nella finalissima con la Francia. Il Brescia è ultimo in classifica.
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Giorgia Meloni


Matteo Salvini non deve temere le sardine, ma Giorgia Meloni. Perché l’ultimo sondaggio Ipsos registra un lieve calo del Carroccio. Non si tratterebbe solo di una «oscillazione naturale del consenso». Una parte dell’elettorato di destra si sta spostando su Giorgia. Mentre le sardine potrebbero scuotere l’elettorato di sinistra, ma non toglieranno voti alla Lega.
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Valbona Sako


«Sono contenta che siano morte solo 50 persone», «molti hanno potuto stare in hotel perle vacanze che altrimenti non avrebbero potuto permettersi». Le sciagurate parole della sindaca di Durazzo, Valbona Sako, alla tv albanese dopo il terremoto. La Sako è stata costretta a dimettersi a soli quattro mesi dall’elezione.
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