“Il nostro progetto è internazionale e oggi inauguriamo il progetto P-Tech che stiamo portando qui in Italia ma che abbiamo già fatto in tanti altri Paesi nel mondo”. Lo ha dichiarato Enrico Cereda, nella foto, amministratore delegato di Ibm Italia, a proposito dell’iniziativa che oggi parte da Taranto come prima città italiana per l’accrescimento delle competenze digitali delle giovani generazioni. Quattro le scuole superiori della città, Battaglini, Pacinotti, Maria Pia e Righi, coinvolti 120 ragazzi che saranno seguiti per un percorso di sei anni, di cui tre nella scuola e altrettanti nell’Università, alla fine del quale verrà certificato la loro competenza digitale P-Tech. Il progetto vede anche l’apporto di Regione Puglia, Politecnico di Bari, Confindustria e il gruppo Angel di Vito Pertosa. Per l’ad Cereda, “l’obiettivo è trasferire le competenze digitali ai giovani di oggi. È risaputo: c’è un gap sostanzioso tra quello che nei prossimi anni ma anche adesso serve alle nostre aziende e la formazione che hanno i nostri giovani. L’obiettivo è quindi accompagnare i nostri giovani verso il futuro, un nuovo modo di insegnare e di formare le persone”. “A Taranto – ha aggiunto l’ad di Ibm Italia – abbiamo subito trovato disponibilità e così anche nel ministero. Abbiamo così iniziato in progetto ed è stato facile farlo in Puglia, e a Taranto, proprio per la disponibilità che abbiamo avuto dal Politecnico di Bari, dal territorio di Bari con le scuole di Bari, per portare avanti questo progetto”. “Cominciare da Taranto è, a mio avviso, già un grande successo – ha proseguito Cereda – poi naturalmente vedremo se portarlo avanti anche in altre città del nostro Paese, è un investimento importante che Ibm fa in Puglia e qui a Taranto, vedremo successivamente se è il caso si portarlo in altre città”.