Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei.
Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia a 1,104. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,39%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-2,25%), che ha toccato 53,47 dollari per barile.
Aumenta di poco lo spread, che si porta a +139 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari allo 0,92%.
Tra i mercati del Vecchio Continente deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, fiacca Londra, che mostra un piccolo decremento dello 0,54%, scivola Parigi, con un netto svantaggio dello 0,73%.
Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,44%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 24.012 punti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,28%); consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,01%).
Buona la performance a Milano del comparto media, che riporta un +0,93% sul precedente.
In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti materie prime (-2,93%), costruzioni (-1,19%) e beni per la casa (-1,14%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, acquisti a piene mani su Banco BPM, che vanta un incremento del 2,40%.
Effervescente Juventus, con un progresso del 2,20%.
Denaro su Amplifon, che registra un rialzo dell’1,31%.
BPER avanza dello 0,71%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tenaris, che prosegue le contrattazioni a -2,89%.
In apnea Fineco, che arretra del 2,67%.
In rosso Saipem, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,70%.
Spicca la prestazione negativa di CNH Industrial, che scende dell’1,65%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Falck Renewables (+3,21%), Rai Way (+1,89%), Tinexta (+1,77%) e Inwit (+1,41%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su De’ Longhi, che prosegue le contrattazioni a -2,74%.
Tonfo di FILA, che mostra una caduta del 2,00%.
Cementir Holding scende dell’1,91%.
Calo deciso per RCS, che segna un -1,85%.
Sotto i riflettori GEDI, dopo l’offerta di Carlo De Benedetti giudicata “irricevibile”.
Quifinanza