(di Tiziano Rapanà) Ieri avevo scritto un gran male dei premi, eppure tanto male non sono. Se mi sono rimangiato quello che ho scritto? Per niente, solo che urge in me il bisogno di approfondimento. In soldoni, ieri, mi ero domandato: a che servono questi premi? E direi che servono. Se ieri ho avuto da ridire per il doppio Nobel della letteratura, oggi mi rallegro per il Nobel per la pace assegnato al premier etiope Abiy Ahmed, che tanto si è dato da fare per risolvere il conflitto al confine con l’Eritrea. Ce ne fossero di uomini come lui. Altro che Miss Thunberg, megafono della banalità che si limita ad urlare filippiche pressappochiste sull’ambiente. E pensare che molti si erano spesi affinché fosse ella la destinataria dell’ambito riconoscimento. Fortuna che il buon senso ha trionfato e il premier Ahmed ha ricevuto quello che gli spetta. Il merito ha trionfato. E continuerà a trionfare. Non ci credete? Beh questo avrete modo di vederlo con i vostri occhi, perché la direzione artistica dell’International Tour Film Festival, presieduta da Luc Toutounghi, ha deciso di assegnare l’ITFF Career Award 2019 a Gennaro Cannavacciuolo per la sua meritoria e variegata attività artistica anche nel mondo cine-televisivo, distinguendosi recentemente in Europa per la sua interpretazione nella serie The Clash of Futures (da noi è andata in onda su Rai Storia, e ve ne parlai pure sul sito-cugino Il Decoder). La premiazione si terrà presso la cittadella della Musica di Civitavecchia, sala Morricone, domenica. Ora lo vedete che avete l’opportunità di vedere con i vostri occhi l’ennesimo trionfo del merito. Andate e verificate. Se siete di Roma, poi, non dovete fare tanta strada e quindi potete avere l’occasione di passare una serata diversa, all’insegna della celebrazione del glamour, del buon gusto. Una serata in grande stile, ecco. Una serata che celebra un’artista che ha fatto una gavetta durissima, sostenuto da due padrini d’eccezione Eduardo De Filippo e Pupella Maggio, che ha fatto spettacoli su spettacoli, film su film, per arrivare fin ad ora. Una carriera vissuta sull’orlo del sacrificio più assurdo, pur di dare il meglio, senza mai tradire quel pubblico che ti applaude e ti sostiene. Ha evitato le scelte facile, i copioni da quattro soldi. Ha seminato e ha raccolto, consensi e riconoscimenti. E dire che ieri avevo parlato così male dei premi – sì, è vero, sono un tantino pentito -, eppure non tutti i premi vengono per nuocere.