Il tecnico non ha digerito le sconfitte con Barcellona e Juventus: tutti sotto esame
SCATENATO DOPO LA SCONFITTA CON LA JUVE

(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) La situazione in casa Inter dopo la sconfitta con la Juventus non è complicata, ma se si vuole quel salto di qualità tanto reclamato dalla piazza – giustamente serve qualcosa di più. E Antonio Conte (Lecce, 31 luglio 1969) non ha più tempo. Vuole come sempre di più, di più, di più! Stando alle ultime indiscrezioni infatti, il mister nerazzurro da adesso ha deciso di mettere tutti sotto esame. Vuole qualcosa di più rispetto a quello che ha visto fino ad oggi. Come scrive la ‘Gazzetta dello Sport’, la decisione, la linea, è assolutamente chiara: se non si va ai 200 all’ora si va piano. E, per Conte, il motore deve essere sempre al massimo dei giri. Conte è stufo: da adesso, metterà tutti sotto esame. Nessuno escluso. Dai big alla panchina. Nel prossimo ciclo dopo la pausa delle Nazionali ci saranno 7 partite in 21 giorni e proprio in quel momento, Conte vedrà di capire su chi può davvero puntare per il futuro.
2OO ALL’ORA, 7 PARTITE IN 21 GIORNI SOTTO ESAME ANCHE GAGLIARDINI

Vuole un salto di qualità da Skriniar, visto che in fase di impostazione non è sempre stato molto fluido. Vuole molto da Sanchez, almeno per quel che riguarda la continuità. E poi, vuole di più dalla panchina. Dove c’è chi rischia grosso. Vecino, Lazaro, Gagliardini: dovranno dare di più. E quando diciamo che rischiano “grosso”, il riferimento va ovviamente al mercato. Se primadi gennaio,nei prossimi mesi,questi calciatori non dovessero dimostrare abbastanza, allora, il rischio cessione per loro non solo sarebbe forse giusto, ma sarebbe anche molto probabile.
CHI SOGNA CONTE PER L’INTER… CHIESA, TONALI, MODRIC, SALAH!

Conte cerca il salto di qualità e con una panchina non all’altezza, di sicuro non si va lontano. Questo lo sanno tutti e lo sa pure il tecnico nerazzurro che ovviamente, anche in virtù di questo, ha già in mente di chiedere dei rinforzi importanti nella sessione invernale di trattative. Alcuni nomi? Due italiani: Chiesa e Tonali e ancora Milinkovic, Modric, Mandzukic, Matic, Salah, Rakitic: almeno secondo ‘Calciomercato Inter’.
SCIRPA DA SIRACUSA ALLA GLORIA NELLE TOP GALLERIE DEL MONDO

Il pittore Paolo Scirpa (Siracusa,1934) vive a Milano. Il suo lavoro è sempre stato proteso ad una ricerca fuori da ogni legame di appartenenza: dagli anni ’70 si orienta verso una dimensione in cui luce e spazio divengono protagonisti spettacolari. La luce “ideale”cioè l’idea dell’infinito e per questo si serve dei mezzi a sua disposizione, tubi luminosi e specchi. Bruno Munari ne evidenzia anche l’aspetto ludico. I suoi spazi virtuali sollecitano l’attenzione di studiosi di arte e scienza. Nel corso degli anni realizza anche grandi opere di denuncia consumistica – tra le quali Megalopoli consumistica del 1972. Per anni è presente al Salon Grands et Jeunes d’aujourd’hui di Parigi; poi partecipa alla IX e alla XIII Quadriennale di Roma. Espone in numerose gallerie e spazi pubblici. Ha realizzato opere per spazi pubblici, privati e chiese. I suoi lavori sono stati inseriti in scenografie e spettacoli di vario genere, sia televisivi che teatrali: tra l’altro, nel 2015, l’INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa gli affida la realizzazione del Manifesto del 51° Ciclo di Spettacoli Classici e,nel 2016, il Festival Milano Musica sceglie i suoi Ludoscopi per interpretare la Musica del compositore Gérard Grisey.
IL 20 NOVEMBRE A MILANO ATTESA PER LA NUOVA GRANDE MOSTRA

Gaggenau presenta ‘Sconfinamento’, personale di Paolo Scirpa a cura di Sabino Maria Frassà, che s’inaugura il 20 novembre 2019 in corso Magenta 2, a Milano. L’esposizione è visitabile fino al 31 gennaio 2020 e chiude il ciclo di mostre “IN-MATE RIAL, quando la materia si fa pensiero”, promosso dal brand tedesco insieme al progetto non profit Cramum per tutto il 2019.
MICHELA MURGIA IERI A TAGADÀ DIFENDE CON PASSIONE I CURDI

Ieri pomeriggio a ‘Tagada’, la bella trasmissione di TizianaPanella, molto apprezzata la partecipazione della scrittrice sarda Michela Murgia (Cabras, 3 giugno 1972). In particolare l’intervento ricco di passione a sostegno dei curdi, nell’ennesimo conflitto con la Turchia.