Conte a Bruxelles: “L’Italia oggi è più forte, avremo un ruolo di primo piano”

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è atterrato a Bruxelles. Questa mattina ha incontrato al Palazzo Charlemagne la presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Alle 11.30 in calendario la riunione con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, all’Europa building. Alle 12 ci sarà un punto stampa, mentre alle 12.30 è previsto un incontro con il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, presso il Parlamento europeo. Nel pomeriggio, alle 16.00, incontro con il presidente uscente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, presso Palazzo Berlaymont. Al termine della giornata, il premier Conte incontrerà alle 16.45 il presidente designato del Consiglio europeo, Charles Michel, presso Palazzo Egmont. «L’Italia oggi è più forte e il nuovo governo intende svolgere un ruolo di primo piano nell’Unione europea», ha scritto e divulgato Conte, durante volo verso Bruxelles.

Possibili spazi

Evitare l’aumento dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale, senza però toccare Quota 100 e il reddito di cittadinanza: saranno questi i punti fermi della nuova legge di Bilancio, che il nuovo governo si prepara a mettere nero su bianco dopo aver incassato il voto di fiducia alla Camera e al Senato e di cui oggi a Bruxelles Conte comincerà a discutere, trattando sulla flessibilità. Ieri si era parlato di possibili spazi di deficit per 10-12 miliardi che farebbero lievitare l’indebitamento dall’1,6 per cento tendenziale al 2,2-2,3 per cento, ma il ministero dell’Economia ha subito smentito, sostenendo che «qualsiasi cifra in questa fase non può trovare alcun riscontro» e che la manovra del 2020 cercherà «una solida prospettiva di crescita».

Superare regolamento di Dublino

«Si prospetta una giornata fitta d’incontri», ha detto il premier, «con i vertici delle istituzioni comunitarie. In Europa non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l’Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno».

Franco Stefanoni, Corriere.it