Fabrizio Saccomanni, economista ed ex ministro delle Finanze, muore a 76 anni
9 Agosto 2019
Fabrizio Saccomanni, banchiere ed economista, è deceduto oggi all’età di 76 anni. Per otto anni direttore generale della Banca d’Italia, tra gli incarichi per i quali acquistò notorietà nelle cronache finanziarie e politiche si ricordano il suo ruolo di ministro dell’Economia nel governo guidato da Enrico Letta tra l’aprile del 2013 e il febbraio 2014, nonchè la nomina a presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Unicredit, avvenuta un anno fa. Proprio ieri aveva partecipato alla conferenza stampa di presentazione dei conti semestrali della banca. Saccomanni ha avuto un malore in Sardegna, in Gallura, mentre si trovava in riva al mare non lontano dall’albergo dove proprio oggi aveva iniziato un periodo di vacanza. Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, quando il personale medico del 118 è arrivato sul posto, era steso sugli scogli, già in arresto cardiaco. I medici hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare. Inutile anche l’arrivo dell’elicottero del 118. Saccomanni era nato a Roma nel febbraio del 1942. Dopo la laurea in Economia conseguita all’università Bocconi di Milano e un corso di perfezionamento in Economia monetaria e internazionale a Princeton, entra a 25 anni in Banca d’Italia, dove svolge – di fatto – tutta la sua carriera professionale. Svolge ruoli di rappresentanza della banca centrale presso il Fondo monetario internazionale, la Bce, la Banca dei regolamenti (Bri) e l’Unione Europea. E’ stato direttore centrale degli Affari internazionali, capo della direzione internazionale e del Servizio studi e ha fatto parte dell’Ufficio vigilanza bancaria e finanziaria.La nomina a direttore generale di via Nazionale risale al 2006, riconfernato poi sei anni dopo. In questo periodo, ricopre anche la carica di presidente dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, così come stabilito dal decreto legge emenanato dal governo Monti nell’ambito delle politiche per la spending review, avendo previsto che fosse il dg di Bankitalia a guidare il nuovo istituto che ha preso il posto dell’Isvap.Nell’aprile del 2013, venne chiamata a guidare il ministero dell’Economia e delle Finanza nel dicastero guidato da Enrico Letta. La nomina a presidente del consiglio di amministrazione di Unicredit, il secondo gruppo bancario italiano, è dell’aprile dell’anno scorso.Numerose le cariche ricoperte negli ultimi anni e dove era attualmente in carica: dalla vicepresidenza dell’Abi al consiglio direttivo di Assonime, dal comitato scientifico del centro studi di Confindustria al consiglio direttivo dell’Istituto Einaudi e alla presidenza del cda dell’Associazione Orchestra filarmonica della Scala.