Una miniera di dati da far gola a negozi e fornitori di servizi, ma anche uno strumento capace di semplificare la vita di turisti e viaggiatori. Nasce così l’idea di Manet, smartphone personalizzato con un software che propone una serie di servizi come chiamate locali e internazionali e connessione internet illimitate e gratuite, una chat diretta per essere sempre in contatto con la reception, guide turistiche, biglietti per eventi e musei e prenotazione dei servizi dell’hotel. “A questo – racconta il fondatore e amministratore delegato Antonio Calia – si aggiungono tutte le informazioni turistiche e di prima necessità sul territorio, consigli di viaggio e servizi premium come le audioguide e il servizio di hotspot”.
Manet è una startup che nasce quasi per caso. Calia è un trader con la passione dei viaggi e chiacchierando con gli amici inizia a pensare come migliorare le proprie vacanze. Da lì all’idea dello smartphone il passo è breve, ma trasformare un’idea in una società è un’impresa tutt’altro che banale. Anche perché trovare i finanziamenti necessari all’inizio è quasi impossibile: a questo, però, pensa la sorte perché Calia vince un torneo di poker online con cui getta le basi per Manet.
Manet, infatti, fornisce all’hotel anche supporto nella gestione della struttura con una web dashboard che offre una serie di tool per la promozione e la vendita dei servizi offerti alle strutture, la raccolta di dati statistici sugli ospiti, l’invio di comunicazioni personalizzate e geolocalizzate con notifiche push, la possibilità di raggiungere e contattare gli ospiti anche quando non sono in hotel e il monitoraggio della web reputation.
“La verità – dice Calia – è che permettiamo agli albergatori di conoscere davvero i loro clienti. Raccogliamo e processiamo una mole enorme di dati che una volta rielaborati permettono alle strutture ricettive di arricchire la propria offerta e agli ospiti di godersi appieno il soggiorno”.
Da poco, la starup ha lanciato in collaborazione con Europcar, Smart Way, uno smartphone dedicato all’autonleggio. “Possiamo fare molto per aiutare lo sviluppo del turismo – conclude l’imprenditore -, ma probabilmente possiamo fare ancora di più per chi lavora nel settore: grazie allo smartphone sappiamo tantissime cose sui turisti. Sappiamo quali sono i loro monumenti preferiti e i piatti che amano di più; sappiamo quali sono le strade che preferiscono e le città che amano di più”.
Giuliano Balestreri, Business Insider Italia