Causa da 100 milioni
La donna, ha riferito il cinquantenne «non è morta per patologie legate al fumo. Ma questo non conta, quello che è successo è terribile». L’uomo si rivolto al suo avvocato e ha fatto causa alle multinazionali del tabacco chiedendo un risarcimento di 100 milioni. Piccata la risposta della controparte. «Le segnaliamo che le immagini che appaiono sui pacchetti sono tassativamente indicate e incluse negli elenchi stabiliti dalla normativa europea e dalla legislazione nazionale e non c’è alcuna discrezionalità nella scelta delle immagini da parte degli operatori del settore». Ma per l’avvocato del cinquantenne non è finita qui. «Ci hanno consigliato di rivolgerci al dipartimento della Commissione Europea o al ministero della Salute – ha spiegato – e di certo lo faremo».
Enea Conti, corrieredibologna.corriere.it