Deutsche Bank, perdite per 2,8 miliardi e via 18mila dipendenti

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Il colosso finanziario tedesco ha annunciato il piano di ristrutturazione al termine del consiglio di amministrazione del 7 luglio per uscire dal periodo di difficoltà. Tra le misure previste, il taglio di 18mila posti di lavoro e la creazione di nuova “bad bank” nella quale includere asset ad alto rischio per un totale di 74 miliardi. Nel dettaglio,queste riduzioni dovrebbero far risparmiare 6 miliardi e portare il numero dei dipendenti della banca a 74mila entro il 2022. L’amministratore delegato dell’azienda Christian Sewing, in carica dallo scorso maggio, aveva promesso delle “misure drastiche” per far fronte alla mancata fusione con la rivale Commerzbank.
Il piano di tagli è iniziato subito dopo il consiglio di amministrazione: lunedì mattina sono stati licenziati il team dell’ equity giapponese e quello di altre sedi asiatiche. Il titolo di Deutsche Bank a Francoforte guadagna il 3,1% all’apertura della Borsa di Francoforte.

Al termine dell’incontro è stato detto che la seconda trimestrale del 2019 vedrà perdite per 2 miliardi e 800 milioni di euro e che il costro complessivo dei cambiamenti da attuare nei prossimi anni sarà di 7,4 miliardi. Verrà anche abbandonato il business del global equity per concentrarsi sulle attività core della banca. I cambiamenti sono centrati sulla banca d’investimenti, che verrà separata in due parti, con la sezione delle transazione che verrà accorpata al segmento commerciale. Queste misure cercano di ricreare la fiducia degli investitori in Deutsche Bank e di facilitarne la trasformazione in istituto commerciale che vende servizi principalmente alla clientela corporate.

Matteo Muzio, Corriere.it